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Tim vuole vendere cara la rete: “Cdp e i concorrenti rivedano l’offerta che non riflette il valore dell’infrastruttura. Entro il 18 aprile”

Ai pretendenti della rete telefonica, Cassa Depositi e Prestiti inclusa, Tim chiede un rilancio. Il consiglio di amministrazione della compagnia ha esaminato l’offerta non vincolante per l’infrastruttura di rete presentata dal consorzio formato da CdP Equity e Macquarie Infrastructure and Real Assets (Europe) Limited.

Il responso è che, per quanto apprezzata, la proposta da oltre 20 miliardi di euro, come quella presentata da KKR, “non riflette il valore dell’asset e le aspettative di Tim”. Per consentire ai due offerenti di presentare le loro offerte migliorative, il cda ha dato mandato all’amministratore delegato, Pietro Labriola di avviare un processo regolato, trasmettendo a entrambi gli offerenti i termini a cui verrà dato loro accesso a ulteriori specifici elementi informativi, uguali per entrambi nonché le forme attraverso le quali ciascuno di essi potrà presentare entro il termine del 18 aprile 2023 un’offerta migliorativa non vincolante.