Cinema

Oscar 2023, la lezione di Lady Gaga

Oggi voglio mostrami al naturale, libera da trucchi e filtri“. È una didascalia che piace molto a star e starlette nostrane, a sottolineare quanto sia importante accettarsi per quello che si è. Spesso si tratta di attrici o conduttrici o influencer o checchessia molto belle, per via del dna o del medico estetico chi può dirlo e chissenefrega. E altrettanto spesso quel “naturale” è comunque artefatto. Poco importa: l’intenzione è nobile ma il risultato spesso non troppo centrato. Perché si finisce per alzare gli standard, per dire “guarda come sono bella senza artifici” in uno slancio di autogratificazione che supera e non di poco il messaggio per tutti. Poi ci sono le superstar, quelle che i messaggi li mandano senza dirlo, senza sottolinearlo. “Oh sto mandando un messaggio, guarda qua che brav* che sono“.

Lady Gaga è arrivata al Dolby Theater per la notte degli Oscar elegante, con un make up fatto come si deve. Una diva sul red carpet. Poi ha cantato Hold my hand, la canzone per la quale era candidata all’Oscar per Top Gun: Maverick, il film campione di incassi con Tom Cruise. Ed si è presentata sul palco in jeans e maglietta. Struccata. Lei. Bellissima. A dire diverse cose.
Che i messaggi si danno anche e soprattutto senza didascalie sui social.
Che proprio lei, Regina della teatralità in scena, vuole ribadire ora che in tanti sono più maschere che cantanti, come alla fine conti solo una cosa, il pezzo.
Che bisogna saper cantare.
Che si può emozionare, e tanto, con semplicità.
Che se si fosse presentato così un cantante, jeans e maglietta, nessuno ci avrebbe fatto caso o avrebbe parlato di un eventuale “mancanza di show” e lei dice ‘fateci caso ora, e poi non sottolineatelo più, facciamo che è normale, essere come vogliamo essere’.
Che una star è una star e una star, per citare Gertrude Stein.

Non ha vinto la statuetta, Lady Gaga. Ma chi se ne importa.