Televisione

Verissimo, Cristiana Ciacci parla in lacrime della lotta all’anoressia: “Mio papà Little Tony da ignorante non ha mai compreso questa malattia”

"È una malattia brutta, cattiva, che affonda le sue radici nelle fragilità e nei dolori. Sono cresciuta sbattuta come un pacco postale da una parte all'altra, mi mancavano le mie cose, la mia stanza, con me avevo sempre e solo la mia valigia"

Cristiana Ciacci e il toccante racconto della sua lotta contro l’anoressia. La figlia del cantante Little Tony è stata ospite di Silvia Toffanin nella puntata di Verissimo andata in onda sabato 11 febbraio e si è lasciata andare ad una lunga confessione su quella che è stata la sfida della sua vita: sconfiggere i disturbi alimentari. Malattie che, complici anche i social, colpiscono sempre più i giovanissimi (ve ne abbiamo parlato QUI), e che la Ciacci ha voluto portare in televisione raccontando la sua personale esperienza.

“Sono stata malata per 12 anni “, ha esordito Cristiana.”L’anoressia è una malattia brutta, cattiva, che affonda le sue radici nelle fragilità e nei dolori. Sono cresciuta sbattuta come un pacco postale da una parte all’altra, mi mancavano le mie cose, la mia stanza, con me avevo sempre e solo la mia valigia”. Un dettaglio in particolare non è sfuggito ai telespettatori del racconto fatto da Cristiana: ovvero il suo sfogo sul fatto che lei spesso ha chiesto aiuto a suo padre, Little Tony, senza ricevere una mano. “Mio papà da ignorante non ha mai compreso questa malattia. Per lui le malattie erano quelle che attaccavano il fisico come l’ictus o il tumore, la mia invece aveva attaccato l’anima per poi riversare tutti i suoi effetti sul corpo”. Doppia sofferenza quindi per la ragazza che non solo vedeva il suo corpo cambiare in continuazione ma in più pativa l’indifferenza da parte di quell’uomo che doveva supportarla e stare al suo fianco, suo padre. “Per questo motivo la semplificava, mi diceva: sei tu che non vuoi mangiare, se vuoi guarire apri la bocca e mangia“. Quindi, tra le lacrime, ha concluso spiegando come sia riuscita a guarire solo “grazie all’analisi durata quasi vent’anni”.