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Pasqualino Maione di ‘Amici’ e la malattia: “Ho perso 30 chili. Un virus era partito dai polmoni e dal midollo osseo arrivando al cervello”

Il cantante lanciato da "Amici" torna a parlare della malattia che lo ha colpito nei mesi scorsi

“Un virus era partito dai polmoni e dal midollo osseo ed era arrivato al cervello. Le mie condizioni sono cominciate a peggiorare. Non mangiavo più, vomitavo, svenivo, perdevo i sensi”. Pasqualino Maione torna a parlare del problema di salute che da mesi lo affligge e col quale avrà a che fare ancora per diverso tempo. Recentemente il cantante lanciato da Amici ha raccontato il motivo per cui fosse stato lontano per mesi dai social, ma ora, intervistato da Fanpage, approfondisce la questione.

Nell’estate 2022 Maione ha contratto il Covid due volte in poco tempo, ma il peggio doveva ancora venire. Sentendosi continuamente male si è rivolto al Pronto Soccorso, e, una volta tornato negativo, ha contratto un altro virus a causa delle difese immunitarie basse. I medici hanno scoperto una meningite in atto: “Un virus era partito dai polmoni e dal midollo osseo ed era arrivato al cervello. Le mie condizioni sono cominciate a peggiorare. Non mangiavo più, vomitavo, svenivo, perdevo i sensi” spiega Pasqualino. “È stato veramente brutto. Poi hanno individuato il fungo criptococco, da cui era partito tutto. Ho iniziato una terapia specifica durata quattro mesi, durante i quali sono stato sempre in ospedale”.

Oggi le cose vanno meglio, anche se l’artista si trova ancora in una fase delicata e deve fare attenzione a non contrarre alcun virus, nemmeno un raffreddore: “L’infezione al cervello è ancora in atto, anche se sta regredendo. Il midollo osseo, invece, non è più attaccato dal virus. Sto continuando la terapia a casa, ho perso 30 chili, sono completamente trasformato, gonfio per via del cortisone, degli antimicotici e degli antibiotici che devo comunque continuare ad assumere. Se mi guardo allo specchio, non mi riconosco. Dovrò fare anche riabilitazione perché ho perso molta massa muscolare […]”. Non solo: Maione deve avere molta pazienza perché per tornare in salute il percorso è ancora lungo. Si parla di “un anno, un anno e mezzo. Mi hanno detto che i tempi standard sono quelli, poi c’è chi guarisce prima e chi guarisce dopo […] Il Primario dell’ospedale mi ha detto che il mio caso è talmente raro che sono diventato oggetto di studio. Sembra sia raro prendere il criptococco e l’ho acchiappato proprio io (ride, ndr)”.