Calcio

Violenza sessuale di gruppo a Milano: ai domiciliari il figlio 23enne dell’ex attaccante Cristiano Lucarelli

La polizia di Milano ha arrestato Mattia Lucarelli e Federico Apolloni, entrambi calciatori del Livorno. Secondo quanto ricostruito dalla procura, la giovane americana aveva accettato un passaggio in auto da 5 giovani che, invece di raccompagnarla a casa, l’hanno condotta in un appartamento. A complicare il quadro indiziario anche alcuni video trovati sui cellulari

Una serata in discoteca con delle amiche, il passaggio per tornare a casa, la violenza sessuale. È quanto accaduto a marzo scorso a una studentessa americana che vive a Milano. Oggi, a distanza di dieci mesi dai fatti e dalla denuncia della ragazza, la polizia del capoluogo lombardo ha arrestato (ai domiciliari) due dei presunti autori dello stupro: si tratta di un 22enne e di un 23enne, entrambi italiani, accusati di violenza sessuale di gruppo. Il 23enne è Mattia Lucarelli, calciatore del Livorno e figlio dell’ex attaccante amaranto Cristiano Lucarelli, mentre l’altro ragazzo ai domiciliari è Federico Apolloni, anche lui calciatore del Livorno. Nell’ordinanza, la gip di Milano Sara Cipolla scrive che gli indagati hanno filmato la vittima “a sua insaputa” e che da questi video emerge l’incapacità degli indagati di comprendere appieno il disvalore delle proprie condotte, e la conseguente possibilità che gli stessi reiterino nei propri comportamenti delittuosi, convinti della propria innocenza“.

Secondo quanto ricostruito dalla procura di Milano, che ha diretto gli agenti della quarta sezione della squadra mobile, la giovane americana, dopo aver ballato in discoteca, aveva accettato un passaggio in auto da cinque giovani che, invece di raccompagnarla a casa, l’hanno condotta in un appartamento. In quell’abitazione in centro città, secondo l’accusa, la ragazza è stata costretta dal gruppo a subire la violenza, commessa, in particolare, da Mattia Lucarelli e Federico Apolloni, destinatari del provvedimento di custodia cautelare eseguito con la collaborazione della squadra Mobile della questura di Livorno.

A complicare il quadro indiziario dei due calciatori della squadra di calcio di Serie D del Livorno è stato il racconto di alcuni testimoni e l’analisi delle immagini trovate sui cellulari della vittima e dei presunti autori. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori della Squadra mobile di Milano, diretti da Marco Calì, e dagli inquirenti della procura, dopo aver portato la ragazza nell’appartamento, gli indagati avrebbero commesso la violenza a turno, filmando alcuni momenti e conservandoli nella memoria del cellulare.

Mattia Lucarelli e Apolloni, fa sapere a LaPresse l’avvocato Leonardo Cammarata, presenteranno richiesta di revocare la misura cautelare degli arresti domiciliari al tribunale del Riesame di Milano. Per la difesa dei giovani non sussistono esigenze cautelari a quasi un anno di distanza da fatti “ancora tutti da chiarire“.