Fatti a motore

CES 2023, l’ad di Bmw Oliver Zipse svela la berlina I Vision Dee: “Emozione digitale”

Il numero uno della casa bavarese ha presentato la sua nuova creatura, una concept car elettrica che sfrutta la digitalizzazione per creare un legame sempre più forte tra vettura e passeggeri. "Vogliamo trasformare l'auto in un compagno intelligente", ha dichiarato

Un inno all’esperienza digitale delle BMW del futuro: istantanea della i Vision Dee, prototipo di una berlina di medie dimensioni, dal design essenziale, che il costruttore tedesco ha presentato al Consumer Electronics Show (CES) 2023 di Las Vegas. Il nome “Dee” è l’acronimo di Digital Emotional Experience, ovvero esperienza digitale emozionale.

“Con la BMW i Vision Dee, mostriamo cosa è possibile fare quando hardware e software si fondono. In questo modo, siamo in grado di sfruttare tutto il potenziale della digitalizzazione per trasformare l’auto in un compagno intelligente. Questo è il futuro per i produttori di automobili e anche per BMW: la fusione dell’esperienza virtuale con il vero piacere di guidare”, dichiara in una nota ufficiale Oliver Zipse, Presidente del Consiglio di Amministrazione di BMW AG: “Allo stesso tempo, la BMW i Vision Dee è un altro passo sulla strada verso la NEUE KLASSE. Con questa visione, guardiamo al futuro e sottolineiamo l’enorme importanza della digitalizzazione per le nostre prossime generazioni di prodotti”.

Non a caso, BMW promette che le future funzioni digitali “andranno ben oltre il controllo vocale e i sistemi di assistenza alla guida che conosciamo oggi”. Sulla i Vision Dee l’Head-Up-Display si estende per tutta la larghezza del parabrezza e, utilizzando i sensori shy-tech sul cruscotto, i guidatori possono decidere autonomamente la quantità di contenuti digitali che vogliono vedere. Dal 2025, questa innovazione sarà disponibile nei modelli costruiti sull’architettura NEUE KLASSE.

Inoltre, questo prototipo può personalizzare i suoi esterni con un massimo di 32 colori: ciò è reso possibile da una pellicola di carta elettronica del partner del BMW Group, E Ink, che viene applicata alla carrozzeria. “La BMW i Vision Dee è una perfetta integrazione di esperienze virtuali e fisiche”, sostiene Frank Weber, membro del Consiglio di Amministrazione di BMW AG responsabile dello Sviluppo: “Chi eccelle nell’integrare i mondi digitali del cliente nel veicolo a tutti i livelli, riuscirà a dominare il futuro della costruzione di automobili”.

Una digitalizzazione che influenza persino il design della vettura: infatti, i fari e la griglia a doppio rene formano un’icona “phygital” (fusione di fisico e digitale) che permette all’auto di produrre diverse “espressioni”, in modo da potersi interfacciare meglio con le persone e, allo stesso tempo, esprimere visivamente stati d’animo come gioia, stupore o approvazione. Infine le forme semplificate da berlina a tre volumi beneficiano di elementi di design tradizionali – come la griglia a doppio rene, i doppi fari circolari e il gomito di Hofmeister, appunto – che sono stati reimmaginati, con icone digitali che sostituiscono gli elementi analogici. “Questo conferisce alla BMW i Vision Dee un carattere digitale, ma umano”, sostengono dalla casa madre.