Cinema

Papa Ratzinger morto, la “profezia” di Nanni Moretti. “Non sono io la vostra guida, non posso essere io”

Michel Piccoli/cardinale Melville fa una scelta che ricalca quella di Benedetto XVI

Lo hanno pensato tutti coloro che hanno visto Habemus Papam. Nanni Moretti e la “profezia”. “La guida di cui avete bisogno non sono io, non posso essere io“, dice Michel Piccoli/cardinale Melville eletto Papa. E ancora: “Sono sempre stato male. Però, ho fatto tante cose nella mia vita. Ho fatto anche del bene. Perché adesso non riesco più a fare niente?”. Non se la sente, cerca di fuggire dal ruolo, dalla responsabiltà. È fragile. Certo, la sceneggiatura della pellicola si discosta dalla realtà ma rimane la comprensione da parte del regista del lato umano, quello più vulnerabile, del Papa: un’ammissione di inadeguatezza sicuramente impattante dal punto di vista emotico che il pontefice tedesco ha nella realtà fatto propria. Papa Ratzinger è stato presente al cinema proprio per alcune scelte e per le circostanze che da esse sono derivate: le dimissioni, la convivenza con Papa Francesco che fa venire in mente il premiato e acclamato dalla critica film I Due Papi di Fernando Meirelles, dall’opera teatrale di Anthony McCarten, in cui due protagonisti da Oscar come Jonathan Pryce e Anthony Hopkins interpretano rispettivamente Papa Francesco e Papa Benedetto XVI, compresenti in Vaticano. Un riferimento a Ratzinger c’è anche nella serie di Paolo Sorrentino e Benedetto XVI è stato al centro anche di documentari come quello realizzato dalla Rai in occasione del 90° genetliaco BENEDETTO XVI – LA STORIA DI JOSEPH RATZINGER con immagini inedite ritrovate negli archivi tedeschi, testimonianze esclusive e la partecipazione di padre Federico Lombardi, Monsignor Georg Gänswein, il cardinale di Vienna Christoph Schönborn, il fondatore della Comunità di Bose Enzo Bianchi, lo storico Andrea Riccardi e il matematico Piergiorgio Odifreddi. Nel 2014 per la regia di Antonio Oliviè è uscito Benedetto XVI: l’avventura della verità.