Cinema

Morto Ruggero Deodato, addio a “Monsieur Cannibal”: finì in carcere per la crudezza di alcune scene di un suo film

Ruggero è salito alla ribalta con I ragazzi del muretto, serie tv cult degli anni Novanta ma soprattutto con la pellicola Cannibal Holocaust

È morto all’età di 83 anni Ruggero Deodato, regista del celebre ‘Cannibal Holocaust’, controverso film finito anche in tribunale per la crudezza di alcune scene. Regista e sceneggiatore, è da sempre considerato una delle più controverse figure della storia del cinema italiano. Un genio assoluto che con il suo carisma e i suoi film ha influenzato grandi nomi della cinematografia mondiale tra i quali Oliver Stone, Quentin Tarantino ed Eli Roth. Seguendo le orme dei grandi maestri del passato come Roberto Rossellini e Sergio Corbucci, Ruggero è salito alla ribalta con I ragazzi del muretto, serie tv cult degli anni Novanta ma soprattutto con la pellicola Cannibal Holocaust. Quest’ultima, uscita nel 1980, era caratterizzata da numerose scene violente e reali uccisioni di animali che costarono al regista ben 4 mesi di carcere con la condizionale. Così si conquistò nel corso della sua carriera anche l’appellativo di Monsieur Cannibal. Di lui si ricordano molti film da Gungala la pantera nuda a Ultimo mondo cannibale. E ancora, I predatori di Atlantide ma anche Inferno in diretta.