Televisione

Morto Carlo Fuscagni, storico dirigente Rai ed ex direttore di Rai1. Addio ad un simbolo del servizio pubblico: nel ’79 fu tra i fondatori di Rai 3

"Ci ha lasciati oggi un grande uomo prima di tutto, innamorato della sua città e delle sue origini che ha sempre rivendicato con orgoglio", ha detto Luca Secondi, sindaco di Città di Castello, dando la notizia della sua scomparsa

È morto all’età di 89 anni Carlo Fuscagni, a lungo dirigente Rai. Giornalista e protagonista di spicco della storia del servizio radiotelevisivo pubblico, avrebbe compiuto 90 anni il 7 gennaio. Si è spento a Città di Castello (Perugia), dove era nato nel 1933. Fratello maggiore dell’attore e conduttore televisivo Nino Fuscagni (1937-2018), laureato in lettere presso l’Università “La Sapienza” di Roma, era giornalista professionista dal 1962. Entrato in Rai nel 1960, Carlo Fuscagni lavorò al Telegiornale del Canale Nazionale e poi nella redazione del settimanale ‘Tv7‘. E’ stato coordinatore di numerose rubriche culturali, in seguito per la Rai ha curato di alcuni programmi di varietà; è stato responsabile del settore cinema di Raiuno, coordinatore degli acquisti dei film e telefilm e delle coproduzioni internazionali.

Nel 1979 fu tra i fondatori della terza rete Rai diretta da Giuseppe Rossini. Nel 1980 passò a Canale 5, chiamato da Silvio Berlusconi come direttore generale. Ma solo dopo un anno, nel 1981, rientrò in Rai, prima come assistente del direttore di Raiuno, poi vice direttore per due anni e infine direttore della rete per cinque anni, dal 1988 al 1993 anno in cui riceve il Premio Hystrio dedicato al Videoteatro. Quindi è stato presidente della Rai Corporation a New York nel 1994 e presidente della Sipra dal 1995 al 1997. Dal 1994 al 1995 è stato anche assistente dell’allora direttore generale della Rai Franco Iseppi e inoltre, dal 1995, coordinatore dei programmi Rai per il Giubileo 2000. Nel 2003 ha collaborato con la Direzione Relazioni esterne per le celebrazioni dei 50 anni della tv italiana. Nel 2004 fu nominato nel consiglio d’amministrazione dell’Aip (Audiovisual Industry Promotion) e sempre nello stesso anno residente di Cinecittà Holding Spa.

“Ci ha lasciati oggi un grande uomo prima di tutto, innamorato della sua città e delle sue origini che ha sempre rivendicato con orgoglio”, ha detto Luca Secondi, sindaco di Città di Castello, dando la notizia della sua scomparsa. “Un professionista elegante e colto del giornalismo, della televisione e del cinema, ambiti che lo hanno visto a lungo protagonista di successi e progetti che ancora oggi tutti ricordano con doverosa gratitudine”. “Fuscagni, tifernate ‘doc’, come il fratello Nino, scomparso qualche anno fa, era soprattutto un simbolo, un volto noto della Rai, il servizio pubblico”, prosegue Secondi. “Carlo Fuscagni ha legato la brillantissima carriera anche alla sua città dove ha ricoperto soprattutto il ruolo di presidente del Festival delle Nazioni adoperandosi fattivamente per promuovere a livello internazionale l’immagine della città e delle numerose eccellenze attraverso la presenza costante negli anni ’80 e ’90 di tante celebrità della televisione, del cinema, dello spettacolo e della cultura”. “Un pezzo di storia del nostro paese – conclude – che con orgoglio ricorderemo attraverso la sua figura e quello che ci lascia in eredità in termini di valori e punti di riferimento”.