Cronaca

Roma, lanciate bombe molotov nella notte a Rebibbia nel parcheggio del carcere femminile

Il sindacato: "La Polizia penitenziaria, per troppo tempo abbandonata dai governi e dalla politica 'che conta', continua a essere attaccata su più fronti: mentre a Milano evadevano sette detenuti a Roma si attentava alla sicurezza degli operatori con bottiglie molotov lanciate nel parcheggio a loro riservato"

Nella notte tra il 25 e il 26 dicembre alcune bombe molotov sono state lanciate nel parcheggio per il personale del carcere femminile romano di Rebibbia. Ne dà notizia Gennarino De Fazio, segretario generale della UilPa polizia penitenziaria, descrivendo l’episodio come “l’ennesimo atto intimidatorio, per fortuna senza gravi conseguenze”. A luglio dello scorso anno, sempre nello stesso parcheggio, erano state incendiate due auto. Il fatto è avvenuto a poche ore dalla maxi evasione di sette detenuti dal carcere minorile Beccaria di Milano.

“La Polizia penitenziaria, per troppo tempo abbandonata dai governi e dalla politica ‘che conta’, continua a essere attaccata su più fronti: mentre a Milano evadevano sette detenuti del circuito ancora impropriamente definito per minorenni, visto che l’età dei reclusi può spingersi fino ai 25 anni, e venivano appiccati incendi, a Roma si attentava alla sicurezza degli operatori con bottiglie molotov lanciate nel parcheggio a loro riservato“, commenta il segretario della UilPa polizia penitenziaria. “Serve un decreto carceri che, con carattere d’urgenza, affronti l’emergenza e potenzi la Polizia penitenziaria mancante di 18mila unità, ma è necessaria anche una legge delega per riforme complessive che reingegnerizzino il sistema d’esecuzione penale, ristrutturino il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e il Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità e riorganizzino il Corpo di polizia penitenziaria”, conclude De Fazio.