Società

Cara Cristina D’Avena, alla festa di Fratelli d’Italia attenta a non confondere Pollon con Pillon!

Cara Cristina,

ho letto che canterai alla festa di Fratelli d’Italia e ti voglio ringraziare di cuore per questa tua scelta azzeccatissima: portare i Puffi tra i post fascisti mi sembra bellissimo! Olio di ricino, manganelli, saluti romani? Robaccia ormai da mettere nella soffitta della storia! Il progresso dell’umanità è inarrestabile, ora è tempo di Puffi. Ti auguro solo che le casette dei Puffi a forma di fungo non risultino velenose per te.

La comunità Lgbtqia+ non l’ha presa molto bene. Si sono risentiti. Dicono che ascolteranno le tue canzoni con orecchie diverse! Io sono solo un misero eterosessuale banalissimo e continuerò ad ascoltare le tue canzoni con le stesse orecchie di prima, questo per rassicurarti. Mi permetto però di farti una piccola raccomandazione. So che tra i tuoi innumerevoli successi c’è una canzone che si chiama Pollon, ti prego Cristina, stai attenta alle vocali, non vorrei che ti sfuggisse un Pillon! Hai presente? Simone Pillon, il cattolico ultraconservatore, organizzatore del Family Day, strenuo difensore della famiglia tradizionale. Da Pollon a Pillon il passo è breve, brevissimo! Sarebbe una tragedia, anche se ridicola, lo ammetto. Pillon diventerebbe di colpo un cartone animato e i cartoni animati sono contro natura, lo sai! Potresti rischiare una denuncia da parte dell’ex senatore.

Ci tengo alla tua serenità mentale, cara Cristina, non confonderti quindi. Sarebbe bellissimo se Giorgia Meloni ti accogliesse vestita di rosso come una grande Puffa, mentre tutti gli altri di blu. Tu hai detto che non porti ideologie, ma la tua musica; non è così, tu fai molto di più: cambi la percezione mentale dell’estrema destra, la purifichi, togli via tutte le vecchie incrostazioni ideologiche, le scorie del passato, spalanchi un portone fiabesco e “puffesco”, ci salvi dal regno dei morti e ci porti tra i viventi e i gaudenti, trasformi Faccetta nera in Faccetta blu, ti rendi conto?

Ora tutto è possibile. Tu crei una palingenesi politica, un terremoto di carta velina farà crollare ogni preconcetto. La purezza dell’infanzia ha benedetto le tue corde vocali, sei una predestinata, con la bacchetta magica del tuo splendente sorriso trasformerai Crosetto in Tontolone, La Russa in Burlone, Carlo Fidanza in Golosone e chissà quanti altri miracoli verranno da questa tua scelta di cantare alla festa di Fratelli d’Italia.

I Puffi ci salveranno dalle odiose e stantie contrapposizioni ideologiche, tutte cose avariate e ammuffite, tu porti giovinezza, primavera di bellezza! Questa Italia che ha avuto il Ventennio, poi le ventenni di Silvio Berlusconi, adesso risorgerà grazie a questa ventata d’aria fresca! Wagner? No, basta Wagner! La Cavalcata Delle Valchirie lascia il posto alla Cavalcata Dei Puffi! Tu porti la pace tra di noi, dolcissimo fiocco d’Avena che non sei altro! Ti rinnovo però il mio monito, non confonderti tra Pillon e Pollon, l’ex senatore non ama essere confuso con un cartone animato, non credo, lui vive secondo natura, Eva ed Eva e Adamo e Adamo non gli vanno a genio.

Siamo nati per soffrire. Siamo stati cacciati dal giardino dell’Eden, ricordi? I cartoni animati confondono ogni cosa, non rispettano le leggi della natura. Pillon deve vivere nella realtà, nella sua realtà ricolma di “orifizi illeciti”, orifizi contro natura, orifizi depravati, guai a togliergli la sua carne mistica e dargli in cambio una carne “animata” dalla folle libertà dei cartoni animati. Attenta alle vocali Cristina! Pollon, non Pillon! Ti faccio i miei migliori auguri per la tua esibizione tra i post fascisti e se vedrai un saluto romano sbucare dalla folla, non temere, cara Cristina. E’ solo un braccio destro proteso verso il cielo, niente di più. Ave Cristina, puffituri te salutant.