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Qatargate, Travaglio a La7: “Solo in Italia la prima cosa che si fa è mettere a posto i magistrati anziché i delinquenti. Altrove no”

Qatargate? A differenza di quello che succede in Italia, nessuno strilla alla guerra tra politica e magistratura, sproloquiando di garantismo, di giustizialismo e di gogna mediatica. Tutti luoghi comuni detti non solo da Nordio ora, ma anche da Berlusconi e dalla cosiddetta sinistra garantista. Abbiamo sporcato anche il garantismo con queste scemenze”. Sono le parole del direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio, che, intervenendo a “Otto e mezzo” (La7), ribadisce la posizione espressa in un suo recente editoriale (“l’indagine è la più plateale smentita alle panzane sulla giustizia diffuse da Nordio e tutto il governo”).

“I magistrati belgi evidentemente non seguono la linea Nordio – spiega Travaglio – Forse, per loro fortuna, non sanno nemmeno qual è la linea Nordio. I magistrati cosa fanno per scoprire la corruzione? Intercettano la gente. Secondo voi, perché sono riusciti a prendere i contanti a casa di Panzeri e il padre di Eva Kaili, che cercava di scappare con le valigie di soldi? Perché li hanno intercettati, altrimenti quelli sarebbero fuggiti. Per prenderli hanno dovuto coglierli in flagrante e per prendere un criminale in flagrante, lo devi intercettare”.

Il direttore del Fatto sottolinea: “Oggi hanno perquisito il Parlamento europeo, inclusi parlamentari in carica e assistenti. Figuratevi in Italia se perquisissero un parlamentare in carica: verrebbe giù il mondo. L’ultima volta che un poliziotto entrò in Parlamento fu nel 1993, quando fu mandato da Gherardo Colombo per controllare alcuni finanziamenti. Il presidente della Camera di allora, Giorgio Napolitano, protestò come se fosse entrato un delinquente. In realtà, da noi i delinquenti entrano liberamente in Parlamento, sono i magistrati e i poliziotti che non possono entrare“.

Travaglio sfata anche l’accusa di “gogna mediatica” quando viene data notizia di un politico indagato e aggiunge: “Abbiamo per caso anticipato la colpevolezza di queste persone scambiando indagati o degli imputati o degli arrestati per condannati in via definitiva? No, dopodiché se uno va in giro coi valigioni di contanti, un’idea ce la possiamo fare prima che arrivi la sentenza della Cassazione tra 10 anni. Ecco – conclude – tutto questo che era normale fino al 1992 da noi ora è considerato un orrore, mentre negli altri paesi continua a essere normale. Hanno le stesse leggi da cento anni, solo da noi la prima cosa che fa un governo è mettere a posto i magistrati. Negli altri paesi cercano di mettere a posto i delinquenti“.