Lavoro & Precari

Gli operai della ex Gkn lasciano il Comune di Firenze. Nardella: “Non era atto ostile. Mi impegno per piano industriale diverso”

La delegazione del Collettivo di fabbrica dello stabilimento di Campi Bisenzio ha sciolto il presidio dopo aver avuto rassicurazioni dalle istituzioni. I lavoratori erano entrati a Palazzo Vecchio il 14 novembre, durante la seduta del Consiglio comunale

Gli operai della ex Gkn di Campi Bisenzio, Firenze, hanno ricevuto dalle istituzioni locali le rassicurazioni che volevano. Così, la delegazione del Collettivo di fabbrica ha deciso di sciogliere il presidio in atto dalle 14.30 di lunedì 14 novembre a Palazzo Vecchio, sede del Comune del capoluogo toscano. “Non abbiamo considerato questo gesto di occupazione come un atto ostile verso l’amministrazione, tutt’altro”, ha dichiarato il sindaco di Firenze, Dario Nardella, che nella giornata di ieri, 15 novembre, aveva incontrato i lavoratori dello stabilimento chiuso dal 9 luglio 2021.

La situazione con la nuova proprietà Qf, dell’imprenditore Francesco Borgomeo, è ferma da mesi. Non c’è ancora il piano di reindustrializzazione promesso e ora i dipendenti sono senza stipendio e senza cassa integrazione. La delegazione ha chiesto al sindaco e alla Regione di aprire i cancelli a nuovi investitori e di porsi come garanti in questo processo, ricevendo dalle istituzioni locali la disponibilità ad ascoltare le istanze degli operai.

“È una ferita aperta che dobbiamo assolutamente affrontare tutti insieme – ha dichiarato Nardella a margine di un evento a Palazzo Vecchio – Ora il mio impegno è quello di creare le condizioni per un nuovo e diverso piano industriale, rispetto a tutte le opzioni insoddisfacenti che sono state avanzate nel corso degli ultimi mesi”. La volontà è quella di organizzare una seduta del consiglio comunale dedicata alla vertenza ex Gkn, direttamente nella fabbrica di Campi Bisenzio, alla quale saranno invitate tutte le istituzioni coinvolte, per cercare di dare delle risposte concrete alla situazione che si è venuta a creare: “Noi abbiamo sempre detto che Palazzo Vecchio è la casa di tutti, quindi è anche la casa dei lavoratori”, ha concluso il sindaco.