Fatti a motore

Auto e mobilità, nasce l’Osservatorio di Luiss Business School con Toyota, Honda e Unrae

L'obiettivo è quello di porsi come punto di riferimento per ricerche e studi indipendenti sulle trasformazioni del settore automotive e mobility. Nel comitato scientifico e in qualità di partner anche i due marchi giapponesi e l'ente che rappresenta i veicoli esteri in Italia

Una realtà complessa, sfaccettata e in costante mutamento, come quella rappresentata dal settore dell’automotive e della mobilità a tutto tondo (con le implicazioni che ne derivano a livello economico, sociale e industriale), ha necessità di essere studiata e interpretata sempre più attraverso nuove chiavi di lettura: ciò significa studi, ricerche e analisi in grado di fornire approfondimenti multidisciplinari su quella che si configura essere come una “nuova area di interesse per l’industria, il legislatore e l’utilizzatore finale”.

Con questo obiettivo, dall’incontro tra la Luiss Business School e il Center for Automotive Research and Evolution dell’Università Guglielmo Marconi (abbreviato in CARe), è nato l’Osservatorio Auto e Mobilità, che già annovera, tra i primi partner, attori di peso del settore quali UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), Toyota e Honda. “La nascita di un centro studi e ricerche universitario dedicato all’auto e alla mobilità rappresenta un’occasione importante per l’intero sistema economico e industriale legato al settore”, ha commentato Fabio Orecchini, professore ordinario di sistemi per l’energia e l’ambiente dell’Università Guglielmo Marconi e direttore scientifico dell’Osservatorio insieme al Prof. Luca Pirolo, professore associato di Management dell’Università Luiss Guido Carli.

“Il nuovo Osservatorio nasce in un momento di profonda trasformazione per il mondo dell’auto e della mobilità – ha commentato Andrea Cardinali, Direttore Generale dell’UNRAE che, insieme ai due brand giapponesi, entra a far parte del comitato scientifico dell’Osservatorio – e, a differenza di tante iniziative estemporanee sulla mobilità sostenibile, ha un orizzonte pluriennale in linea con la filosofia e lo spirito dell’UNRAE. Siamo orgogliosi di contribuire a questa iniziativa di alto profilo, il cui focus è sull’automotive perché siamo convinti che anche in futuro il trasporto su gomma e l’automobile resteranno centrali nella mobilità di merci e persone”.

Come anticipato, anche Toyota – che attraverso il brand Kinto (dedicato alle soluzioni di mobilità) ha ideato proprio con l’ateneo romano un percorso di specializzazione in Sustainable Mobility, parte dell’Executive Master in Circular Economy Management – siederà all’interno del comitato scientifico del nuovo Osservatorio. Per Andrea Saccone, Responsabile Relazioni Esterne Toyota, Lexus e KINTO Italia, la fase di trasformazione che sta interessando il settore dell’auto è “un momento di profonda trasformazione, che implicherà l’adozione di modelli di business potenzialmente diversi da quelli attuali. In questa prospettiva, è fondamentale per tutti gli attori – aziende e istituzioni – poter contare su studi e analisi autorevoli e indipendenti, a supporto della definizione delle proprie linee d’azione strategiche”.