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La Russia accusa Londra per il sabotaggio del Nord Stream e l’attacco alla sua flotta in Crimea. La replica: “Falso epico”

L'attacco alle quattro navi da guerra, tra cui una fregata e una nave d’assalto anfibia, è stato il più "massiccio" dall’inizio dell’operazione militare speciale, secondo il governatore filorusso Mikhail Razvozhaev

C’è la mano di Londra dietro l’ultimo, pesantissimo attacco ucraino che ha colpito quattro navi della flotta russa a Sebastopoli, in Crimea, oltre che dietro al sabotaggio dei gasdotti Nord Stream del mese scorso o siamo di fronte a una “fake news epica” come da replica di Downing street? Stando alle dichiarazioni che arrivano da Mosca “i rappresentanti di un’unità della Marina britannica sono stati coinvolti nella pianificazione, fornitura ed esecuzione dell’atto terroristico nel Mar Baltico il 26 settembre per indebolire i gasdotti Nord Stream 1 e Nord Stream 2”. Mentre dal ministero della Difesa si aggiunge che la Gran Bretagna ha contribuito alla preparazione dell’attacco con i droni in Crimea sferrato dagli ucraini grazie al contributo di specialisti britannici con sede a Ochakov, nell’oblast di Nikolaev. La tesi, di cui il Cremlino non ha invero fornito prove, è stata seccamente smentita dalla Difesa britannica: “Per sminuire la loro disastrosa gestione dell’invasione illegale dell’Ucraina, il ministero della Difesa russo sta ricorrendo a false affermazioni di portata epica – si legge sul loro profilo Twitter – Questa storia inventata dice di più sulle frizioni all’interno del governo russo piuttosto che sull’Occidente”.

Del resto, se confermata, la responsabilità del Regno Unito creerebbe un precedente molto rischioso nei rapporti tra la Federazione e l’alleanza occidentale nel contesto del conflitto in Ucraina. Anche perché l’attacco alle quattro navi da guerra, tra cui una fregata e una nave d’assalto anfibia, è stato il più “massiccio” dall’inizio dell’operazione militare speciale, secondo il governatore filorusso Mikhail Razvozhaev: “Il nemico ha cercato di colpire le infrastrutture militari della Flotta del Mar Nero. Tutti i veicoli aerei senza pilota sono stati individuati e distrutti in anticipo”, ha spiegato. Il consigliere presidenziale ucraino Anton Gerashchenko ha aggiunto su Telegram che, secondo dati non confermati, tra le navi danneggiate c’è anche il vettore di missili da crociera Kalibr “Admiral Makarov”. Al momento unità russe hanno completamente bloccato l’ingresso alla baia di Sebastopoli.

“Un attacco terroristico”: così lo ha invece definito il ministero della Difesa di Mosca. Che ha poi ricostruito i fatti di questa mattina: “Oggi, alle 4.20, il regime di Kiev ha compiuto un attacco terroristico contro le navi della flotta del Mar Nero e le navi civili nei porti esterni e interni della base di Sebastopoli. Nove veicoli aerei senza pilota e sette veicoli subacquei senza pilota autonomi sono stati coinvolti nell’attacco. Mentre respingevano un attacco terroristico nel porto esterno di Sebastopoli, le armi a bordo e l’aviazione navale della flotta del Mar Nero hanno distrutto quattro veicoli subacquei senza pilota e altri tre sono stati distrutti nel porto interno”, ha poi precisato il ministero.