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Grande Fratello Vip, lo sfogo della mamma di Ginevra Lamborghini: “Mia figlia è stata data in pasto agli squali, vedo solo odio e ipocrisia. Perché hanno permesso che si arrivasse a tanto?”

Dopo la squalifica della figlia, sui social parla Luisa Peterlongo che interviene per cercare, invano, di arginare l'ondata d'odio che si è scatenata nei confronti di Ginevra

“Sono la mamma di Ginevra e mi sento in dovere di scrivere questo mio pensiero e questa mia riflessione. Non riesco a rimanere indifferente e tranquilla dopo quello che è andato in onda ieri sera”. Con queste parole inizia il post di Luisa Peterlongo, madre di Ginevra Lamborghini, che sui social commenta quanto accaduto durante la puntata del Grande Fratello Vip del 3 ottobre scorso. Come noto, Ginevra è stata squalificata per quella frase (“Merita di essere bullizzato”) riferita a Marco Bellavia. Il comportamento della Lamborghini, così come quello di buona parte del cast del programma nei confronti del disagio espresso da Bellavia prima di lasciare il gioco a causa di fragilità personali, ha indignato il pubblico e innescato la rivolta persino degli sponsor.

Chiunque ha preso le distanze dal modo in cui i “vipponi”, ma a ben guardare anche il programma stesso, ha affrontato il tema della salute mentale. Allo stesso tempo, però, è comprensibile anche che una madre voglia comunque far sentire la propria voce dopo che la figlia è stata travolta da un’ondata d’odio. Che Ginevra abbia sbagliato è un dato di fatto, e a riconoscerlo è la stessa Luisa Peterlongo. Ciò non toglie che la mamma si ponga delle domande legittime: “Ho visto la disperazione di un uomo incompreso e solo, è stato emarginato dal gruppo e ignorato da quelli che avrebbero dovuto dare il loro sostegno professionale. Perché non hanno agito prima? Perché hanno permesso che si arrivasse a tanto?” si chiede.

Quindi arrivano le scuse per Bellavia: “Vorrei esprimere il mio grande dispiacere al signor Marco Bellavia e chiedergli scusa personalmente. Non voglio giustificare mia figlia e le cose che ha detto nei suoi confronti. Non la giustifico. Come mamma però, in questo momento soffro anche per lei”. Luisa Peterlongo pone l’accento sul modo in cui l’opinione pubblica si è scagliata su sua figlia: “Ginevra è un’anima buona ma ha sbagliato ed è finita sul patibolo. Soffro per lei perché è stata data in pasto agli squali, gli stessi che si indignano e gridano ‘no al bullismo’. Non vedo una fine a tutto questo odio. Soffro perché voglio ancora credere nel bene e spero che le parole abbiano ancora valore e peso nella coscienza delle persone ma per ora vedo solo e soltanto odio ed ipocrisia”.

Ma sui social, si sa, condannare e sputare sentenze con ferocia è disciplina olimpica. Non stupisce allora che anche dopo lo sfogo della signora Peterlongo sia proseguita l’ondata d’odio nei confronti di Ginevra Lamborghini. “Basta. Sono davvero stanca. Quanto odio” ha twittato la madre. “Tutti che sentenziano, che condannano. Quanta cattiveria e veleno. Si ho sbagliato anch’io. Ho sbagliato ad esprimere un mio parere. Lascio a voi lo spazio per sbranarvi a vicenda. Io non ne posso più e preferisco il silenzio”.