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Elio Vito, l’ex ministro berlusconiano si iscrive ai Radicali: si era dimesso da deputato a luglio

Dal 1987 al 1994 Vito era già stato membro del Partito radicale transnazionale, da cui i Radicali italiani si sono scissi nel 2017. Poi un ventennio da fidato colonnello di Silvio Berlusconi a palazzo Chigi, prima da capogruppo di Forza Italia (2001-2008) e poi da ministro per i Rapporti con il Parlamento (2008-2011). Infine, negli ultimi anni, la "svolta progressista" a colpi di polemiche scomode su Twitter e le dimissioni dal gruppo azzurro (e dalla Camera)

“È proprio vero, certi amori non finiscono mai, fanno dei giri immensi e poi ritornano. Oggi mi sono iscritto ai Radicali, ho (ri)trovato il mio partito!”. Così Elio Vito, ex pasdaran berlusconiano e deputato di Forza Italia per otto legislature, ha annunciato su Twitter la propria iscrizione ai Radicali italiani, il partito di Emma Bonino. Che lo ha accolto con un altro tweet, proseguendo la citazione da “Amici mai” di Antonello Venditti: “Amori indivisibili, indissolubili, inseparabili. Ma amici mai, per chi si cerca come noi, non è possibile. Odiarsi mai, per chi si ama come noi. Bentornato Elio!”.

Dal 1987 al 1994 Vito era già stato membro del Partito radicale transnazionale, da cui i Radicali italiani si sono scissi nel 2017. Poi un ventennio da fidato colonnello di Silvio Berlusconi a palazzo Chigi, prima da capogruppo di Forza Italia (2001-2008) e poi da ministro per i Rapporti con il Parlamento (2008-2011). Infine, negli ultimi anni, la “svolta progressista” a colpi di polemiche scomode su Twitter (spesso dirette verso i compagni di coalizione) per i diritti Lgbt+ e la moralità della politica che lo hanno reso una specie di icona social molto più popolare a sinistra che a destra. Fino alle dimissioni dal gruppo azzurro (e dalla Camera) annunciate lo scorso luglio dopo l’appoggio di Forza Italia al candidato sindaco di Lucca apparentato con Casapound.