Elezioni politiche 2022

Di Maio a La7: “Calenda per offendermi ironizza con disprezzo sui venditori di bibite. Io non ne posso più, lui si deve solo vergognare”

“Il mio ‘volo’ nella trattoria di Napoli e le battute dei politici sui social? Mi dispiace che ci sia tutta questa politica bacchettona. Addirittura Calenda per offendermi ha detto che non assumerebbe mai un venditore di bibite in un’azienda. Io non ne posso più di queste discriminazioni nei confronti di giovani che fanno lavori come il cameriere, lo steward o il venditore di bibite”. Così, a “Coffee Break” (La7), il leader di Impegno Civico, Luigi Di Maio, si pronuncia sulle reazioni social dei politici alla sua ‘esibizione’ in una trattoria di Napoli, aggiungendo una frecciata al capo di Azione, Carlo Calenda: “Tutte queste persone si fanno un cu…ore così dalla mattina alla sera per portare avanti la propria famiglia. E si devono pure sentire Calenda che, per offendere me, disprezza loro. Si deve vergognare Calenda, che coglie ogni occasione per attaccare me ironizzando su gente che per sbarcare il lunario fa lavori dignitosissimi, per i quali hanno tutto il mio rispetto. Li aiuteremo col salario minimo, il salario equo e l’equo compenso per le partite Iva”.

Di Maio poi risponde al conduttore Andrea Pancani che gli chiede se si è pentito della frase sull’abolizione della povertà: “Quando ho fatto quella dichiarazione, c’era l’entusiasmo dell’approvazione del reddito di cittadinanza, una misura che ha dato dignità a tante persone. Però, a differenza di tutti i miei competitor e colleghi politici degli ultimi 10 anni, io ho scritto un libro sulle cose che magari potevano essere fatte diversamente. Qui però si discute sempre e solo del mio passato, ma non si va mai a vedere il passato di chi 10 anni ci stava portando al fallimento. Penso a Berlusconi, a Meloni e a Salvini che stavano al governo. Io sono orgoglioso delle leggi che ho fatto approvare in questo Paese”.