Televisione

Faccia a faccia Letta-Meloni a 2 giorni dal voto, Vespa: “Si sono accordati loro”. Interviene l’AgCom. Conte: “Noi esclusi. Accetto l’invito di Mentana”

Dopo le polemiche da Italia Viva e Azione, Vespa delinea in un'intervista i contorni del dibattito e Conte parla di incontro "a lume di candela" e si dice pronto a rinunciare alla sua mezz'ora "per partecipare al confronto". Intanto, Lucia Annunziata assicura: "Non sarà l'unico in Rai"

Il giorno dopo l’annuncio del confronto tv all'”americana” tra Enrico Letta e Giorgia Meloni, in programma il 22 settembre a Porta a Porta su Rai1, la polemica non accenna ad affievolirsi. Così mentre Bruno Vespa, dalle pagine de La Stampa, delinea i contorni dell’incontro, ed Enrico Mentana rilancia proponendo un confronto “per tutti e quattro i leader” su La7, Giuseppe Conte torna sull’argomento con un post su Facebook in cui si dice pronto a rinunciare alla sua mezz’ora per partecipare al dibattito.

L’incontro, “se vogliamo chiamarlo faccia a faccia”, spiega Vespa in un’intervista sul quotidiano torinese, “è frutto di un lungo lavoro iniziato subito dopo lo scioglimento delle Camere ed è il risultato di un accordo tra le due parti“. Ma, assicura il giornalista, tutti i leader sono stati invitati, “con la possibilità di un’intervista di mezz’ora” e “ogni leader avrà il suo tempo preciso uguale per tutti”. Insomma, continua Vespa, il segretario del Partito democratico e la leader di Fratelli d’Italia, “hanno deciso di utilizzare la loro mezz’ora per un confronto tra di loro che a quel punto diventa di un’ora” e sarà “un confronto all’americana, moderato da me”.

Sul caso interverrà l’AgCom: “Nella prossima riunione, già convocata per mercoledì 24 agosto alle 15.30, dopo la presentazione delle liste elettorali, si esaminerà il monitoraggio della campagna elettorale a proposito della par condicio e la lettera del presidente della Vigilanza Rai Barachini e altre segnalazioni relativa alle ‘modalità di organizzazionè delle presenze delle forze politiche a Porta a Porta, ‘in particolare nella fase conclusiva del periodo elettorale”, si legge in una nota dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni.

Un “accordo tra le parti”, quindi, che però non piace all’ex presidente del Consiglio. “Apprendo da un’intervista di Bruno Vespa che da tempo Letta e Meloni lavorano a un accordo per fare un confronto da soli, a lume di candela, in prima serata in Rai, servizio pubblico – scrive Conte nel post su Facebook – Questo accordo è stato evidentemente portato avanti escludendo le altre forze politiche fra cui la mia, il Movimento 5 Stelle, che è numericamente il secondo gruppo del Parlamento”.

Quindi, il leader del Movimento 5 stelle, sottolinea che se Letta e Meloni “hanno rinunciato alla loro mezz’ora” per fare un confronto a due, “allora a tutti deve essere concessa quest’opportunità“. “Dico fin da ora che sono pronto a rinunciare alla mia mezz’ora di spazio e usare quei minuti per partecipare al confronto con gli altri leader al fine di informare correttamente i cittadini sulle alternative in campo alle elezioni”, continua il leader M5s nel post, rispondendo anche all’invito di Mentana che, in mattinata, ha proposto per il 23 settembre, un incontro su La7 dei “leader dei 4 poli per un confronto finale” che “se vorranno sarà diretto”. “Accetto l’invito del 23 settembre per un confronto con tutti i leader e non solo con i due che litigano in pubblico e si accordano in privato – conclude Conte sui social – Complimenti al direttore del TG di La7: la tv privata si offre al servizio pubblico in linea con una effettiva tutela della ‘par condicio’ e del diritto dei cittadini ad essere pienamente informati”.

Complimenti a Mentana che, sempre via social, nella giornata di domenica 21 agosto arrivano anche da Michele Anzaldi, deputato di Italia viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai che su Twitter torna sul tema del confronto tv: “Se ne parla da 24 ore ma l’Agcom non si è degnata di fare neanche un comunicato: a che serve questa costosissima Authority se invece di esercitare la propria funzione sta in ferie a oltranza? – scrive Anzaldi – Complimenti a Enrico Mentana per il coraggio e la professionalità giornalistica nel dare disponibilità a ospitare il confronto a 4. Ma allora viene da chiedersi: se il servizio pubblico persino in campagna elettorale lo fa la tv commerciale, perché pagare il canone?”.

E nel pomeriggio di domenica, anche a Mezz’ora in più, su Rai3, Conte torna sull’argomento, sottolineando che “giustificare” l’offerta “di un faccia a faccia ai due leader che non sono neppure ufficialmente candidati al premierato”, sulla tv di Stato, “dovrebbe far pensare ai telespettatori”.

Il confronto, comunque, non sarà l’unico in Rai, assicura Lucia Annunziata facendo sapere che la trasmissione è “candidata” per fare un dibattito con tutti i leader.