Cronaca

Donna morta dopo bypass gastrico: disposta l’autopsia per stabilire le cause del decesso

Il decesso è avvenuto nel reparto di Terapia intensiva dell’ospedale di Messina dove la donna era stata ricoverata per l’aggravarsi delle sue condizioni. Il post operatorio, però, ha presentato delle complicazioni, con febbre alta e dolori, tant'è che è stato necessario un urgente nuovo ricovero

Sarà eseguita l’autopsia sul corpo di Patrizia Giunta, la donna di 47 anni, residente a Modica, nel ragusano, morta prima di Ferragosto in seguito alle complicazioni sorte dopo un intervento chirurgico di bypass gastrico per dimagrire eseguito in una clinica privata di Messina. La Procura ha aperto una inchiesta per fare luce sulle cause della morte della donna, madre di due figli, dopo la denuncia della famiglia. Il decesso è avvenuto nel reparto di Terapia intensiva dell’ospedale di Messina dove la donna era stata ricoverata per l’aggravarsi delle sue condizioni. Il post operatorio, però, ha presentato delle complicazioni, con febbre alta e dolori, tant’è che è stato necessario un urgente nuovo ricovero.

La donna voleva dimagrire e per questo aveva tentato in vari modi, senza riuscirvi. Alla fine aveva optato per una scelta drastica e si era rivolta alla chirurgia sottoponendosi a un intervento di riduzione dello stomaco per perdere peso. Intervento eseguito in una clinica privata. Un’operazione che sembrava perfettamente riuscita ma diversi giorni dopo ha iniziato ad accusare malesseri sempre più diffusi. Non è la prima volta che un intervento di questo tipo dia vita a gravi conseguenze: solo nel febbraio scorso Angela Iannotta, 28enne di Santa Maria Capua Vetere (Caserta), madre di tre bambini piccoli, era stata ricoverata in gravissime condizioni dopo aver subito due interventi per dimagrire ed è finita in coma. Nell’aprile del 2019 er morto invece il 29enne Raffaele Arcella di Caivano, che si era sottoposto allo stesso tipo di intervento; secondo l’accusa, durante l’operazione gli fu lesionata l’arteria retrostante lo stomaco. Più recentemente, nel giugno scorso, è morta Emanuela Katia Tundo, 43enne di Marconia di Pisticci, deceduta nel reparto di Terapia intensiva dell’ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera, dove era stata ricoverata d’urgenza. Un ricovero resosi necessario a 24 giorni dall’operazione di riduzione dello stomaco, a cui si era sottoposta nel policlinico “San Marco in Zingonia” di Bergamo.

Il bypass gastrico riduce l’introito alimentare diminuendo la fame e accelerando il senso di sazietà. La perdita di peso media globale è intorno al 60% del sovrappeso (cioè dei chili in più), con un buon mantenimento del peso perso oltre i dieci anni. È una metodica è stata molto praticata negli Stati Uniti negli ultimi 20 anni ed è oggi diffusa in tutto il mondo; tuttavia, rispetto ad altre tecniche, alcuni medici fanno notare che i tempi dell’intervento chirurgico e dell’ospedalizzazione sono più lunghi e il tasso di complicanze più elevato.