Cronaca

Passante Ferroviario di Milano, nessuna certezza sulla ripartenza del servizio. Ruote dei treni da rifilare o sostituire

Trenord ritiene che la colpa dell’usura anomala alle ruote (fino a 80 volte più del normale) sia delle rotaie. Ma Rfi continua a ritenere che sulla linea non siano state rilevate anomalie: i residui di ferro – dicono dall’azienda - sono “normali”, sia per tipologia che per quantità, mentre dalle analisi di un treno diagnostico, fatto passare in settimana sul tratto incriminato per verificare la geometria del binario, non sarebbero emersi difetti evidenti

A una settimana dallo stop della circolazione dei treni nel Passante ferroviario di Milano, non c’è ancora alcuna data certa per la ripartenza del servizio. Le ipotesi più ottimistiche parlano di una possibile ripresa parziale di due delle cinque linee che lo attraversano fra dieci giorni. Ma da un incontro tra sindacati e Trenord, secondo quanto riferito dall’Orsa, è emerso che se il sequestro del tratto di binario tra le fermate di Dateo e Porta Vittoria dovesse andare oltre settimana prossima, il servizio potrebbe riprendere solo a settembre. A dettare i tempi, però, non è solo il sequestro disposto dalla procura di Milano, che giovedì ha messo i sigilli anche alle ruote di alcuni vagoni. Ruote che secondo Trenord hanno subito nelle ultime settimane un consumo anomalo per colpa di una rotaia che presenta “frastagliature”, tanto da rendere necessario il ritiro in deposito di 35 treni Tsr (il modello in servizio nel Passante), poi saliti a 41. A dettare i tempi per la ripresa del servizio sono anche le operazioni per la rimessa in sesto di questi treni.

“Gli impianti dove si fa manutenzione, come conferma Trenord, sono ingolfati per il fermo di diversi materiali – scrive il sindacato Orsa in una nota -. Oltre ai Tsr, si stanno accumulando anche diversi Taf e Coradia. I torni in funzione, da quanto comunicato dalla dirigenza di Trenord, riescono a garantire la tornitura di circa 2, massimo 3, treni al giorno, quindi l’azienda ha preventivato che (nel caso in cui si ritornasse ad un’usura normale delle ruote) si potrà riavere tutta la flotta in servizio tra circa 20 giorni”. Da tenere in considerazione anche il fatto che in otto treni l’usura di buona parte delle ruote è tale che non è sufficiente l’operazione di tornitura per ricreare il profilo del bordino che consente alla ruota di non uscire dalla rotaia, ma è necessario sostituire l’intera “sala”, cioè la coppia di ruote.

Sempre secondo quanto riferisce l’Orsa, una volta riaperta la tratta, Trenord ha intenzione “di effettuare delle prove per quattro o cinque giorni cambiando alcuni parametri quali l’ingrassaggio e la velocità”. Tra le ipotesi in campo è emersa quella di utilizzare il binario rimasto libero che corre accanto a quello sequestrato: Trenord, che nei giorni scorsi ha sostenuto più volte che utilizzare parzialmente il Passante era impossibile “per disposizione dell’autorità”, ha cambiato versione e ora sta valutando la possibilità di riaprire dall’8 agosto il Passante a due linee (la S5 e S6) in una sola direzione, da Porta Vittoria verso Novare e Varese. Tale soluzione – riferisce Trenord – consentirebbe il passaggio di un treno per linea ogni ora. Resta però da definire il percorso in superficie su cui far transitare i treni nella direzione opposta.

Sul caso dell’usura anomala la procura ha aperto un fascicolo, al momento a carico di ignoti, ipotizzando il reato di pericolo di disastro ferroviario e acquisendo documentazione nelle sedi di Trenord e di Rete ferroviaria italiana (Rfi), società del gruppo Fs che ha in gestione i binari. In questi giorni la polizia scientifica ha eseguito rilievi fotografici lungo il tratto di binario sequestrato e ha prelevato della polvere di ferro che potrebbe essere il residuo dell’usura delle ruote, oltre a delle parti di grasso lubrificante applicato sulla parte laterale delle rotaie. La Polfer ha acquisito un video che dimostrerebbe che in quel tratto si sarebbero creati depositi di polvere di ferro a lato dei binari, cosa che secondo Trenord avvalora la tesi del consumo eccessivo delle ruote nel transito su quelle rotaie. L’analisi dei rilievi tecnici e di tutti i documenti probabilmente impegnerà gli inquirenti per settimane, ma una volta acquisite le prove la procura potrebbe dissequestrare le rotaie, sempre se valuterà l’assenza di rischi di deragliamento.

Trenord ritiene che la colpa dell’usura anomala alle ruote (fino a 80 volte più del normale) sia delle rotaie. Ma Rfi continua a ritenere che sulla linea non siano state rilevate anomalie: i residui di ferro – dicono dall’azienda – sono “normali”, sia per tipologia che per quantità, mentre dalle analisi di un treno diagnostico, fatto passare in settimana sul tratto incriminato per verificare la geometria del binario, non sarebbero emersi difetti evidenti. Intanto continuano i disagi per viaggiatori e pendolari, da più di una settimana alle prese con centinaia di soppressioni di corse al giorno. Non solo sulle cinque linee suburbane che attraversano il passante, la cui “chiusura” è responsabile di 306 corse soppresse al giorno (196 totalmente e 110 parzialmente), ma anche sulle altre linee. Basti pensare che mercoledì le cancellazioni sono state in tutto circa 430 su 2050 treni programmati, a fronte di un’offerta ordinaria di 2.172 convogli. Trenord ha comunicato che dall’1 agosto i clienti in possesso di un abbonamento settimanale, mensile, annuale “solo treno” in corso di validità per tratte che comprendono il Passante potranno viaggiare senza ulteriori costi su servizi Atm disponibili in corrispondenza di 11 stazioni di interscambio.

@gigi_gno