Economia

Il fondo Blackrock nel 2022 dimezza il supporto alle proposte ambientali e sociali nei cda delle aziende di cui è azionista

il più grande asset manager al mondo ha sostenuto solo il 24% delle risoluzioni destinate a proteggere clima e ambiente, a fronte del 43% appoggiato l'anno precedente

Nelle assemblee del 2022 Blackrock, il più grande asset manager al mondo con 8,5 trilioni di masse gestite, ha quasi dimezzato il suo supporto in assemblea alle proposte avanzate dagli azionisti su tematiche ambientali e sociali, sostenendone solo il 24%, a fronte del 43% appoggiato l’anno precedente. Una frenata che il gruppo che siede nei cda delle più grandi aziende del mondo giustifica con il carattere troppo “prescrittivo” e poco attento alle performance finanziare delle proposte, che le ha rese dunque “poco supportabili”.

“Negli Usa abbiamo assistito a un aumento del 133% del numero delle proposte ambientali e sociali (E&S) degli azionisti, molte delle quali più prescrittive che negli anni precedenti”, rileva Blackrock nel report in cui analizza le sue scelte di voto nel 2022. “Non solo, molte proposte relative al clima hanno cercato di dettare il passo ai piani di transizione energetica nonostante la persistente domanda dei consumatori, con poco riguardo della performance finanziaria della società. Altre non sono state in grado di comprendere che le società avevano già largamente soddisfatto le loro richieste”.

Nel complesso le proposte E&S votate nelle società statunitensi, afferma Blackrock analizzando i dati di Iss, hanno attratto il supporto del 27% degli azionisti, a fronte del 36% dell’anno precedente, a dimostrazione dell’”approccio misurato e sostanziale” tenuto dagli investitori nella valutazione delle proposte. Blackrock “ha adottato un approccio caso per caso e ha votato per far avanzare gli interessi finanziari di lungo termine dei clienti”, ha sottolineato il gestore, destinatario negli Usa di critiche da parte di alcuni ambienti repubblicani per un’asserita promozione di un capitalismo progressista (woke capitalism) disponibile a sacrificare profitti e posti di lavoro.