Fatti a motore

Il noleggio a lungo termine è cresciuto dell’11% nei primi sei mesi dell’anno

Nel primo semestre del 2022 i contratti di long term rent (299.496) sono cresciuti rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ma è scesa la loro durata media, passata da 27 a 23 mesi

Nel primo semestre del 2022 sono aumentati i contratti di noleggio a lungo termine di autovetture. Secondo i dati dell’Unrae, la crescita è stata dell’11,4%, e da gennaio a giugno si sono contati 299.496 contratti: di questi, il 15% è stato richiesto da privati e si tratta di un dato in linea con quello risultato nello stesso periodo del 2021, mentre il 70,5% dei contratti è stato stipulato da aziende non automotive, anche se il dato è in calo di due punti rispetto al 2021. Se il numero dei contratti è in crescita, però, la loro durata media è passata da 27 a 23 mesi.

Per quanto riguarda le alimentazioni, tra i privati vincono le autovetture diesel, con il 36,4% , mentre quelle a benzina sono state scelte dal 22,9%, le ibride dal 21,5% e le plug-in dal 10: le auto elettriche superano di poco il 4% dei contratti totali, mentre quelle a Gpl e metano, insieme, arrivano al 5%.

Per la prima volta, nell’analisi condotta dall’Unrae, sono stati considerati anche altre categorie di utilizzatori, tra cui le società che offrono noleggio a breve e lungo termine: le prime hanno preferito il diesel (45,1%) meno benzina (35,5%); lo stesso vale per quelle a lungo termine, che hanno scelto il diesel in misura maggiore (54,5%) rispetto alle auto a benzina (25,6%) o alle ibride (18,3%).

Passando alla scelta della carrozzeria e del segmento per l’auto a noleggio, i privati scelgono suv e crossover nel 40,3% dei casi, mentre dalle società di noleggio a lungo e breve termine sono preferite le berline; nei segmenti vince il C per i privati e le aziende di noleggio a lungo termine, mentre oltre la metà di chi sceglie il noleggio a breve termine ha scelto anche utilitaria del segmento B.

Gli utilizzatori privati risultano essere più numerosi nelle regioni del sud, quindi in Calabria (38,2%), Puglia (31,7%) e Campania (30,9%), mentre tra le province la maggiore concentrazione è in quelle di Napoli e Bari (rispettivamente 31,4% e 27,6%) dove, a pesare maggiormente, potrebbe essere il prezzo della polizza RCA. La presenza di contratti rent to rent (cioè società di noleggio a breve termine), invece, si riscontra maggiormente nel nord, in Trentino Alto Adige in particolare, dove hanno sede legale la maggior parte dei noleggiatori.