Televisione

Camper, la trasmissione di Rai 1 travolta dalle polemiche per il collegamento con Pucci Cappelli: “Ho conquistato 5246 donne”

Pucci Cappelli, al secolo Marco Cappelli, è un nome noto nel mondo della movida romagnola, fino al 2014 al capo del night club La Perla di Riccione. Fama da playboy e anche uno stop nel 2015, quando finì al centro di una vicenda giudiziaria

Un siparietto che voleva essere simpatico apparso come retrogrado e di cattivo gusto. A “Camper“, trasmissione del mezzogiorno estivo di Rai1 condotta da Roberta Morise e Tinto, l’inviata Maria Elena Fabi in collegamento dalla spiaggia di Rimini ha accolto con entusiasmo Pucci Cappelli, un noto playboy che ha svelato in diretta tv con quante donne è stato a letto.

“Prima di concludere, ho una sorpresa: ho trovato l’uomo che ha conquistato migliaia e migliaia di donne. Sono sicura che conquisterà anche te Roberta. C’è qui Pucci Cappelli. Quante donne hai conquistato nella tua vita?”, ha esordito la giornalista dopo averlo scovato tra i presenti: “Buongiorno, devo dirlo proprio? 5246”, ha affermato con tanto di numero preciso Cappelli. “Oh già che lo dice non mi piace questa cosa”, ha commentato quasi disorientata la conduttrice scoppiando poi in una risata.

“Come non ti piace? Manca la 47esima e oggi Pucci è un uomo fedele“, ha ribadito l’inviata portando avanti la gag che nasce dall’esigenza di trovare un nuovo fidanzato per la Morise. “Il segreto? La gentilezza. L’invito a cena e quando ti vengo a prendere ti porto un mazzo di rose”, il consiglio del playboy Pucci. “Lui è stato l’esponente di quel genere di uomo italiano che conquistava tutte le donne”, ha aggiunto la giornalista. Un momento televisivo ritenuto di cattivo gusto per una trasmissione già finita nel mirino della critica, sconfitta quotidianamente dalle repliche di “Forum”.

Pucci Cappelli, al secolo Marco Cappelli, è un nome noto nel mondo della movida romagnola, fino al 2014 al capo del night club La Perla di Riccione. Fama da playboy e anche uno stop nel 2015, Cappelli finì al centro di una vicenda giudiziaria che lo portò all’arresto (ai domiciliari) per un giro di prostituzione e droga scoperto all’interno del suo locale. Si è difeso ribadendo più volte la sua estraneità, è tornato a lavorare nei night club l’anno successivo e nel 2017 ha patteggiato un anno e quattro mesi per favoreggiamento della prostituzione.