Televisione

Gigi D’Alessio, evento a Napoli (e su RaiUno) per i 30 anni di carriera: “Ho cantato dai matrimoni a New York. Ho avuto più di quello che ho dato” – La scaletta

Il cantautore in Piazza del Plebiscito a Napoli festeggia 30 anni di carriera con il concerto evento “Uno come te – Trent'anni insieme” per due giorni (17 e 18 giugno). Sul palco tanti amici e ospiti da Fiorella Mannoia a Eros Ramazzotti, ci sarà anche il figlio LDA, reduce dall'ultima edizione di “Amici di Maria De Filippi”

“Accendere le luci della tv sul territorio campano è importantissimo e sono felice di farlo in occasione dei festeggiamenti dei 30 anni della mia carriera”. Gigi D’Alessio sarà protagonista di due concerti-eventi in piazza del Plebiscito a Napoli il 17 (“sold out in tre ore dalla vendita”) e 18 giugno con “Uno come te – Trent’anni insieme”. La serata del 17 sarà ripresa in diretta dalle telecamere di Rai Uno con la regia di Duccio Forzano. Tantissimi gli ospiti e gli amici sul palco tra cui Amadeus, Alessandra Amoroso, Fiorello, Vanessa Incontrada, Achille Lauro, LDA, Fiorella Mannoia, Vincenzo Salemme, Eros Ramazzotti, Alessandro Siani, Mara Venier, Andrea Delogu e Stefano De Martino (conduttori del Tim Summer Hits dal 30 giugno su Rai Due), Clementino e Luchè. Con il supporto di RAI per il Sociale, durante la diretta del concerto evento sarà promossa la raccolta fondi straordinaria con il numero solidale 45592, lanciata dalla Fondazione Santobono-Pausilipon di Napoli, per accogliere e curare i bambini affetti da patologie gravi provenienti dall’Ucraina. Durante il concerto del 18 giugno invece sarà registrato un docu-film.

Cosa puoi anticiparci della scaletta?
Con Fiorella Mannoia canterò in duetto ‘L’ammore’, contenuto nel mio album ‘Noi Due’ e ‘Quello che le donne non dicono’ che dedicheremo a Napoli. Ho chiesto ai miei colleghi di cantare le loro hit, voglio che la piazza si trasformi in un karaoke. Con Fiorello faremo un grande omaggio a Renato Carosone. Mara Venier ha visto nascere mio figlio Luca e farà una sorta di ping pong di domande tra me e lui. LDA poi canterà la sua canzone e io lo accompagnerò al pianoforte. Una volta lui era appellato come ‘figlio di…’, adesso sono io che dico che sono ‘il papà di…’ (ride, ndr).

Ci saranno anche dei momenti dedicati ad artisti che non ci sono più?
Certo! Faremo degli omaggi a Mario Merola (canterò col figlio), a Maradona, a Totò, a Lucio Dalla e naturalmente a Pino Daniele.

È stato difficile organizzare sul territorio un evento del genere?
Sì. Mi sono occupato personalmente di tutti i colloqui con il Comune, la Regione e la Prefettura. Un lungo lavoro che parte da settembre scorso. Faticoso. Spero che chi verrà dopo di me trovi una organizzazione più smart perché è importante accendere un faro sul nostro territorio che è bellissimo. Su questo evento c’è un indotto straordinario e diamo lavoro a 3.900 persone.

Perché proprio piazza del Plebiscito?
Avrei potuto fare questo evento allo stadio San Paolo, portare i soldi a casa e arrivederci e grazie. L’ho fatto per la mia gente, per chi ha comprato il biglietto e aveva voglia di una serata speciale. Ci sarà anche un momento in cui canterò al San Carlo di Napoli, un teatro meraviglioso. Sul palco ci sarà Amadeus che intratterrà il pubblico, durante la mia assenza.

Cosa canterai al San Carlo?
Il brano che mi ha aperto le porte del mondo: ‘Non dirgli mai’. E lo farò assieme ad una orchestra di sole donne (saranno 32). Sarà davvero magico.

C’è qualcosa che non rifaresti in questi 30 anni di carriera?
La vita è una sola e va vissuta accettando quello che capita. Ricordo la prima emozione quando ho visto i bagarini fuori dal Teatro Arcobaleno di Secondigliano, dove era previsto il mio primo concerto. Avevo fuori solo un album con 8 canzoni e c’era già un movimento straordinario attorno a me. Ho cantato ai matrimoni e ai battesimi e lì non ci sono trucchi né inganni. Canti solo con la tua voce. Poi sono arrivato fino a New York con il mio tour. Insomma lo dico sempre: io ho avuto più di quello che ho dato e non finirò mai di ringraziare la gente che ha creduto in me.