Diritti

Reddito di cittadinanza tagliato agli invalidi, nuovo appello al governo: “Approvi emendamento per modificare la norma”

Le parlamentari Paola Nugnes e Doriana Sarli chiedono al ministro Orlando e a tutto l'esecutivo di far sì che l'incremento delle pensioni di invalidità non venga considerato ai fini delle soglie per l'erogazione del rdc. Presentata in commissione anche una mozione che si affianca a quella presentata dalla signora Francesca Grassi da Taranto, percettrice del reddito che ha subito una pesante decurtazione

Nuovo appello al governo perché rimedi al pasticcio dei tagli del reddito di cittadinanza che gli invalidi stanno subendo dallo scorso gennaio. Le parlamentari Paola Nugnes e Doriana Sarli chiedono, chiamando in causa il ministro del lavoro Andrea Orlando, l’impegno ad approvare un emendamento al decreto Aiuti a favore degli invalidi civili al 100% che a causa di un automatismo della legge sul rdc “si sono visti decurtare dall’Inps parte o tutta la quota spettante a seguito di un aggiornamento dei minimi della pensione di invalidità“. L’emendamento sarà presentato a prima firma Sarli.

Il governo aveva accolto un odg al decreto Sostegni ter a prima firma Nugnes che chiedeva “questo preciso impegno che ad oggi però, non si è ancora concretizzato”, scrivono in una nota le parlamentari. La senatrice Nugnes insieme a Lannutti, Giannuzzi, Morra, La Mura, Angrisani, Moronese, Lezzi, Abate, Ortis e Botto ha presentato anche una mozione in commissione Lavoro che si affianca a quella presentata dalla signora Francesca Grassi da Taranto, percettrice del reddito che ha subito una pesante decurtazione, per chiedere che le somme percepite a titolo di invalidità riconosciuta non vengano considerate ai fini delle soglie stabilite per l’erogazione del rdc. “Ad oggi moltissimi invalidi come la signora Francesca sono allo strenuo delle forze. Da una parte si sono visti aumentare l’importo della pensione ma dall’altro sono soggetti alla riduzione del reddito di cittadinanza. Una contraddizione normativa su cui non è più accettabile girare le spalle, ed è per questo che chiediamo urgentemente un intervento correttivo al governo e al ministro Orlando”, concludono.