Giustizia & Impunità

“Insulina e psicofarmaci ad anziani ricoverati”, condannato all’ergastolo un infermiere per sette omicidi

La Corte d’assise di Macerata ha condannato al fine pena mai, Leopoldo Wick, 59 anni, che era in servizio ospiti nella Rsa di Offida (Ascoli Piceno) tra il 2017 e il 2018. Condannato anche per un tentato omicidio e indagato per altri tre casi

La Corte d’assise di Macerata ha condannato all’ergastolo Leopoldo Wick, 59 anni, un infermiere accusato di essere responsabile di otto omicidi premeditati e quattro tentati omicidi premeditati. Le vittime, secondo l’accusa, erano ospiti nella Rsa di Offida (Ascoli Piceno) tra il 2017 e il 2018. I decessi sarebbero stati provocati somministrando farmaci. Il procuratore di Ascoli Umberto Monti aveva chiesto la condanna all’ergastolo, mentre hanno chiesto l’assoluzione gli avvocati difensori Francesco Voltattorni, Tommaso Pietropaolo e Luca Filipponi.

I giudici lo hanno riconosciuto colpevole di sette degli otto casi di omicidio e di uno dei quattro casi di tentato omicidio. All’uomo, che si è sempre professato innocente, è contestata l’aggravante di aver commesso i fatti con mezzi insidiosi, somministrazioni di “insulina e psicofarmaci”. “Non c’è movente, non sono utilizzabili le analisi della medicina legale in quanto è stato leso il diritto alla difesa; diversi testimoni hanno ritrattato quanto detto in sede di indagini e, soprattutto, Wick è innocente a prescindere da tutto ciò, non avendo mai fatto nulla che potesse ledere la salute degli anziani pazienti. Per cui va assolto” avevano detto gli avvocati Tommaso Pietropaolo e Francesco Voltattorni. Nel procedimento è presente quale responsabile civile l’Asur Marche Area vasta 5. Sono 46 le parti civili: parenti degli anziani deceduti e di quegli anziani (e i loro congiunti) per cui Wick è accusato di tentato omicidio.

L’infermiere era stato arrestato nel giugno del 2020. Per arrivare a definire il quadro accusatorio, la Procura aveva svolto anche degli approfondimenti, rilevando “un deciso picco di mortalità” nella Rsa, con il doppio dei decessi rispetto alle altre strutture per anziani nel territorio che si trovano ad Ascoli Piceno e Acquasanta Terme. In un caso fu riesumata la salma di una donna, in un altro fu ritardato il funerale per effettuare l’autopsia di una delle vittime. A segnalare anomalie sui decessi era stata un’operatrice socio sanitaria che, non trovando ascolto nei suoi superiori, si era rivolta direttamente ai carabinieri. Dopo l’arresto, Wick era stato sospeso dal servizio e anche dall’Ordine degli infermieri: dopo essere stato iscritto al registro degli indagati a febbraio 2019 era stato destinato ad altro incarico all’ospedale di Ascoli, senza che entrasse in contatto diretto coi pazienti. A maggio 2021 la Procura di Ascoli Piceno lo ha indagato per altre tre morti.