Politica

Reddito cittadinanza, Elio Vito (Fi): “Mi indigna che Renzi voglia abolirlo. Una cosa indecente fatta solo per offendere chi ha bisogno”

“La raccolta firme di Renzi per un referendum finalizzato ad abolire il reddito di cittadinanza? Mi indigno. Cancellare oggi una misura di aiuto a chi ha bisogno e a chi è stato indebolito economicamente da una crisi ancora in corso mi pare veramente una cosa indecente e scandalosa”. Sono le parole pronunciate ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, su Radio Cusano Campus, dal deputato di Forza Italia Elio Vito, che premette: “Io a suo tempo non ho votato il reddito di cittadinanza, perché Forza Italia era all’opposizione del governo giallo-verde che l’adottò. Poi c’è stata la pandemia, c’è una guerra che ha comportato il rincaro dei prezzi energetici e abbiamo tuttora una situazione difficile. Sicuramente il reddito di cittadinanza ha avuto problemi di applicazione, ma questo purtroppo capita anche per tante altre norme, come ad esempio per la legge 104. Furbetti e abusi ci sono sempre. Ma non per questo si abolisce la norma. Io oggi sicuramente non abolirei questa misura”.

Vito aggiunge: “Renzi sa perfettamente che un referendum abrogativo non consentirebbe di introdurre una misura alternativa, come vuol far credere la propaganda. E sa anche che questo referendum si farebbe nel 2025, perché l’anno prossimo ci sono le elezioni politiche e la legge prevede che un referendum non si possa fare nello stesso anno delle elezioni e che addirittura – spiega – non si possano depositare le firme raccolte nell’anno precedente. È veramente una cosa fatta per offendere chi ha bisogno e le persone povere. Io ho firmato anche la proposta per il salario minimo, perché i diritti sociali appartengono anche alla cultura liberale. Non possono essere bollati come temi da comunisti, perché il libero mercato va conciliato con la tutela e la giustizia sociale”.

Circa lo stato attuale del centrodestra, il parlamentare azzurro osserva: “Io ho la sensazione che il centrodestra stia insieme solo per opportunismo perché c’è una legge elettorale che la farebbe vincere andando tutti insieme. Ma il problema è: vincere per fare cosa? Vincere con una posizione secondo cui si è filo-Putin o si esprime ammirazione per il presidente russo, come purtroppo hanno fatto Berlusconi e Salvini, non è un buon viatico per poter governare il Paese. Io farei prima un accordo sui contenuti del programma, come sui diritti civili, che a me stanno particolarmente a cuore, e sulla giustizia sociale. Se questi contenuti sono compatibili con i principi di Forza Italia si fa l’alleanza. Altrimenti no”.