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Finlandia, ok del Parlamento all’ingresso nella Nato: 188 a favore e solo 8 contrari. Leader di Helsinki e Stoccolma da Biden già giovedì

La Casa Bianca si dice fiduciosa che la Nato possa raggiungere un consenso unanime sulla richiesta di adesione di Svezia e Finlandia, nonostante le resistenze della Turchia: lo ha detto la portavoce di Joe Biden, Karine Jean-Pierre

Dopo lettere e annunci ufficiali è arrivata la conferma: l’Eduskunta, il Parlamento finlandese ha votato a larghissima maggioranza a favore dell’adesione alla Nato, con 188 voti. Otto i contrari, tre gli astenuti. Solo poche ore fa, la ministra degli Esteri svedese, Ann Linde, aveva firmato la domanda di adesione all’Alleanza atlantica. Helsinki e Stoccolma, perciò, sono sempre più vicine a compiere un passo che nella loro storia non ha precedenti. Arriva il plauso da parte di molti leader occidentali, a cominciare da Joe Biden, che giovedì riceverà alla Casa Bianca sia la premier svedese Magdalena Andersson sia il presidente della Finlandia Sauli Niinisto. Lo ha riferito la portavoce Karine Jean-Pierre: si discuterà dell’ingresso dei due Paesi e di sicurezza europea, oltre che di collaborazione nel sostegno di Kiev. La Casa Bianca si dice fiduciosa che la Nato possa raggiungere un consenso unanime sulla richiesta di adesione di Svezia e Finlandia, nonostante le resistenze della Turchia. Su quest’ultimo aspetto, Niinisto, si è detto “ottimista”. Non è dello stesso avviso Devlet Bahceli, leader del Nationalist Action Party, il partito nazionalista turco, secondo cui l’inclusione di Svezia e Finlandia nella Nato “significherà l’allungamento della guerra in Ucraina e persino la sua espansione geografica”.

Poco prima della votazione da parte del parlamento di Helsinki, la Commissione per gli Affari esteri del Paese aveva espresso opinione favorevole all’ingresso del Paese nell’Alleanza: “La Finlandia deve presentare domanda di adesione all’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico per rafforzare la sua sicurezza. Le politiche aggressive di lunga data della Russia e l’obiettivo di dividere l’Europa in nuove sfere di influenza hanno assunto una nuova dimensione dopo l’invasione dell’Ucraina da parte del Paese”. Il suo parere rappresentava una delle ultime tappe nel percorso necessario per la richiesta di ingresso. “Il Comitato propone inoltre che il Parlamento adotti un parere in sessione plenaria in cui si richiede al Governo di tenere informato il Parlamento sull’andamento del processo di adesione. Martedì 17 maggio il Comitato ha pubblicato la sua Relazione su due rapporti del governo. Il Comitato sottolinea che l’adesione della Finlandia non è diretta contro nessuno, ma rafforzerebbe la sicurezza della Finlandia. In quanto membro della Nato, è ancora importante portare avanti una diplomazia attiva e una politica estera e di sicurezza che promuova la stabilità”, proseguiva la Commissione con una nota. Sei su otto dei contrari fanno parte del partito guidato da Li Anderson, Alleanza delle Sinistre, dove si sono registrate le maggiori resistenze: nel corso della campagna elettorale del 2019 si schierò in sostegno del mantenimento della neutralità. La svolta di Helsinki risponde al sentire della popolazione, sempre più a favore di una postura filo-atlantica. Lo dicono i sondaggi: nel 2017 la percentuale degli abitanti a sostegno era inferiore al 20% mentre all’inizio di quest’anno era salita al 53%. Nelle scorse settimane il balzo più recente: 76%.

Come si legge sui media finlandesi, il ministro degli Esteri Pekka Haavisto (del partito dei Verdi) è incaricato di firmare la domanda. Quest’ultimo, poco dopo la votazione, ha sottolineato che “Non c’è motivo di festeggiare” perché “in Europa c’è la guerra”. E ha precisato: “L’appartenenza della Finlandia alla Nato non cambierà il nostro pensiero di base secondo cui cercheremo sempre soluzioni pacifiche e siamo una nazione che ama la pace e che cercherà innanzitutto soluzioni diplomatiche per ogni conflitto”. Haavisto guiderà inoltre la delegazione per i negoziati di accesso, nominata dal Presidente della Repubblica. Il ministro della Difesa Antti Kaikkonen fungerà come supplente capo delegazione. Il gruppo comprende membri del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero della Difesa, del Comando di Difesa delle Forze di Difesa finlandese e del Ministero delle Finanze. Lo si legge sul sito del governo di Helsinki.

Dalla Germania, il cancelliere tedesco Olaf Scholz sostiene che la richiesta di adesione sia un “passo storico per l’Alleanza e per l’Europa. I due Paesi reagiscono così all’aggressione della Russia contro l’Ucraina e ai drammatici cambiamenti della situazione della sicurezza in Europa. Il governo tedesco saluta positivamente questa decisione sovrana”. E ha poi aggiunto che “La Germania intensificherà la cooperazione militare con Svezia e Finlandia, in particolare nella regione del mar Baltico e attraverso esercitazioni comuni”.

Foto: Eduskunta, Parlamento finlandese