Mondo

Cnn: “Sono almeno sei i casi di uomini di affari russi morti in circostanze sospette negli ultimi tre mesi”

Nelle indagini sono trattati come casi di suicidio o di omicidio-suicidio quando sono rimasti coinvolti anche i loro familiari. Il fattoquotidiano.it aveva ricostruito quattro casi sospetti

Quanti sono gli uomini d’affari russi morti morti in circostanze sospette dentro e fuori la Russia negli ultimi tre mesi. La Cnn ritiene che siano almeno sei i casi degni di essere investigati. Nelle indagini sono trattati come casi di suicidio o di omicidio-suicidio quando sono rimasti coinvolti anche i loro familiari. Il fattoquotidiano.it aveva ricostruito quattro casi sospetti: Leonid Shulman, Alexander Tyulyakov, Vladislav Avaev e Sergei Protosenya. A cui il network statunitense aggiunge Mikhail Watford, russo di origine ucraina e Vasily Melnikov. Il 16 marzo, a poco meno di un mese dall’inizio dell’invasione, il presidente russo Vladimir Putin aveva aveva inviato un messaggio molto chiaro ai presunti traditori della causa. Senza contare le perdite miliardarie che le sanzioni stanno infliggendo a patrimoni rilevanti come quelli dei protagonisti di questi casi.

Secondo quanto ricostruito dalla Cnn quattro dei sei decessi sono associati a personalità legate a Gazprom. Tre di loro, avrebbero ucciso i propri familiari prima di togliersi la vita. Il caso più recente è quello di Sergey Protosenya, ex presidente di Novotek, trovato senza vita a Lloret del Mar, vicino Barcellona, insieme alla moglie e alla figlia in quello che è stato indicato come un omicidio-suicidio. Il figlio dell’uomo, sopravvissuto perché non era in casa, però nega che il padre abbia potuto sterminare la sua famiglia: “Mio padre non lo avrebbe mai fatto, amava mia madre e mia sorella, sono stati tutti uccisi da qualcun altro”. Il primo caso ricostruito è quello che ha avuto come teatro una località vicina a Leningrado: Leonid Shulman, manager di Gazprom. Il 30 gennaio scorso il suo cadavere è stato trovato nel bagno del cottage in cui viveva. Nel biglietto di addio parlava di un dolore alla gamba. Poco meno di un mese dopo, il 25 febbraio, nella stessa località un altro top manager del colosso energetico russo è stato trovato senza vita. Alexander Tyulakov è stato trovato impiccato nel garage di casa. Anche in questo caso un biglietto.

Tre giorni dopo in Inghilterra il miliardario russo di origine ucraina Mikhail Watford, è stato trovato senza vita nel garage della sua proprietà nella campagna inglese. Per la polizia è morto in circostante “inspiegabili”. I suoi affari si concentravano nel settore energetico, gas e petrolio. Nella lista dei casi sospetti c’è anche quello di Vasily Melnikov, il cui cadavere è stato trovato insieme a quelli della sua famiglia a Nizhny Novgorod. La moglie e i figli di 4 e 10 anni sono stati accoltellati. La sua società, secondo News 84 Media, la sua impresa era in gravi difficoltà per le sanzioni. Il 18 aprile è stato registratop il caso di Vladislav Avayev. L’ex vicepresidente della Gazprombank è stato trovato morto con la moglie e la figlia nel suo appartamento di Mosca.