Scuola

Concorso scuola, il ministero riconosce due errori nei test: ora il ricalcolo dei punteggi di tutti i candidati

Viale Trastevere riconosco uno svarione sulla Costituzione e su un quesito di Fisica nei test del concorso ordinario della scuola secondaria. Risultato: due punti in più a tutti i candidati indipendentemente dalla risposta. I sindacati chiedono di intervenire anche su altri quesiti dubbi. "Sistema di reclutamento fa acqua"

A volte anche i migliori sbagliano. E’ il caso del concorso ordinario della scuola secondaria in cui il Comitato tecnico scientifico nazionale nominato dal ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha fatto uno scivolone proprio sulla Costituzione e un errore di calcolo per un’altra domanda che riguardava la classe di concorso A060, ovvero tecnologia nella scuola secondaria di primo grado. Ad ammettere lo sbaglio è stata la commissione nazionale a cui Cisl Scuola e Flc Cgil si sono rivolti per segnalare errori, imprecisioni e dubbi interpretativi.

Due svarioni che costeranno al dicastero di viale Trastevere il ricalcolo di tutti i punteggi a beneficio di tutta la platea: verranno infatti riconosciuti a ciascun candidato due punti per qualsiasi risposta, anche nel caso di risposta non data. Il primo errore è quello relativo alla domanda sull’articolo 34 della Costituzione. Il quesito (rivolto ai candidati del sostegno scuola secondaria primo grado) era il seguente: “L’articolo 34 della Costituzione riconosce: a) Il ruolo degli istituti comprensivi nell’ambito territoriale; b) Le modalità organizzative degli istituti paritari; c) La libertà d’insegnamento; d)L’autonomia delle istituzioni scolastiche.

Il Comitato tecnico scientifico nazionale ha previsto che la risposta corretta fosse la c) ovvero la libertà d’insegnamento. Si tratta di una risposta sbagliata perché non c’è tra quelle inserite quella corretta. Infatti l’articolo 34 della Costituzione non parla di libertà d’insegnamento ma recita: “La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso”.

Il secondo errore riguarda invece una domanda più specifica: “Se si immerge un solido avente massa 0,1 kg in un recipiente contenente 100 cm3 di acqua, il livello di questo cresce e il volume totale del liquido più il solido immerso sale a 125 cm3. Quanto vale la densità assoluta del solido?”. Le possibili risposte proposte erano: a) 0,004 kg/m3; b) 400 kg/m3; c) 4 g/dm3; d) 400 g/cm3.

I sindacati hanno fatto notare che lo stesso quesito faceva parte di un database dei quiz della facoltà di farmacia dell’Università di Perugia dove la risposta esatta indicata è 4000 kg/m3, che non corrisponde, anche dopo le necessarie conversioni, a nessuna delle opzioni presenti nel testo di esame, ed è la risposta corretta.

Una vittoria per i tanti candidati che si sono presentati alle prove accorgendosi delle incongruenze. Ma non è finita: “Continua il nostro impegno per segnalare quesiti errati e chiedere un intervento del ministero. Stiamo sollecitando un intervento anche sulla AB25 e A012”, spiega Francesco Sinopoli, segretario nazionale della Flc Cgil.

Ma anche dal fronte della Cisl Scuola prosegue la battaglia: “Purtroppo trovano conferma – spiega la segretaria Ivana Barbacci – per le situazioni che si stanno verificando, riserve e critiche da noi sempre rivolte a un sistema di reclutamento che fa acqua da tutte le parti. È in ogni caso indispensabile, laddove emergano errori nei test somministrati, che l’Amministrazione rimedi immediatamente al danno da chi è stato penalizzato da quesiti sbagliati”.