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Guerra Russia-Ucraina, Gentiloni a La7: “Sacrosanto il negoziato con Mosca, ma non con la resa di Kiev. Intesa è unica via per accordo”

“Il 62% degli italiani vuole che si alleggerisca il sostegno all’Ucraina e che si trovi un modo per dialogare con la Russia? È comprensibile e sacrosanto che la maggioranza la pensi così. Il punto politico è che per arrivare a un negoziato bisogna che l’Ucraina continui nella sua resistenza e che renda quindi possibile una vera intesa e non una resa”. Lo afferma a “Dimartedì” (La7) il commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni, che sottolinea: “Questo è lo sforzo che dobbiamo fare tutti, perché un’invasione che non trova resistenza prepara una nuova invasione peggiore e più pericolosa della precedente. Di questo tutti noi che abbiamo a cuore la pace dobbiamo essere consapevoli. Se non ci fosse stata una reazione del popolo e del governo ucraini, ma anche di tutta la comunità internazionale, temo che ci sarebbe stata la possibilità di ulteriori iniziative”.

Gentiloni commenta anche lo stato attuale del conflitto: “Penso che sia stata dal punto di vista militare una sconfitta disastrosa per la Russia. Non era una messa in scena, l’assedio a Kiev non è una finta per poi andare nel Donbass, è stato il tentativo di impadronirsi dell’Ucraina, di prenderne la capitale e di installare un governo amico. Tuttavia, il ripiegare sul Donbass non è affatto qualcosa di rassicurante. La guerra potrebbe diventare ancora più pesante e sanguinosa in queste regioni in cui c’è una guerra di fatto a bassa intensità da dieci anni”.