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Sanzioni alla Russia, Verhofstadt ai vertici Ue: “la vostra strategia non funziona, dobbiamo affrontare i 6000 che lavorano con Putin”

“Sapete perché la vostra strategia non funziona? Perché i pacchetti progressivi di sanzioni con un autocrate non funzionano, funzionano con una democrazia, con i democratici che hanno una vera opinione pubblica. Ma in Russia non c’è più una vera opinione pubblica”. Così l’eurodeputato di Renew, ex premier belga, Guy Verhofstadt, rivolgendosi all’Alto rappresentante Ue per la politica estera, Josep Borrell, alla plenaria del Parlamento europeo. L’eurodeputato ha quindi proseguito: “La realtà è che non funziona, perché il quinto pacchetto è ridicolo. Il divieto di importazione del carbone è ridicolo, è solo il 3% delle importazioni dalla Russia. Il divieto di Swift sulle banche è ridicolo. Più del 50% degli istituti finanziari è ancora fuori dal divieto. E sugli oligarchi allarghiamo ancora un pochino le misure. Gli oligarchi stanno scappando dalle sanzioni, o stanno solo perdendo un po’ del loro denaro. Ma bisogna affrontare le 6000 persone che lavorano con Putin. E abbiamo l’elenco di Alexei Navalny, la cui fondazione ha fatto l’elenco di 6000 persone, queste persone dobbiamo attaccare”. Portando la voce di 212 eurodeputati che hanno firmato una richiesta scritta e sottolineando di parlare principalmente rivolgendosi a Charles Michel e Ursula von der Leyen, non presenti, ha continuato: “È ora di cambiare la vostra strategia e di chiedere un Consiglio extra-europeo il prima possibile per decidere immediatamente sulle sanzioni massime possibili, fin da ora. Tutto il resto non funzionerà”.