Televisione

Non è l’Arena, Alessandro Sallusti litiga con Giorgio Cremaschi e chiama “gallina comunista” Fabiola D’Alieso: “Non la faccio parlare perché lei dice ca**ate”

Durante l'ultima puntata di Non è L'Arena, tra Alessandro Sallusti e Fabiola D'Alieso sono volati insulti. Alla fine, non si sono scusati tra loro

Attimi di caos, quelli di ieri, 3 aprile, durante la diretta di Non è L’Arena, il programma condotto da Massimo Giletti. Ospiti in studio Alessandro Sallusti, direttore di Libero Quotidiano, Giorgio Cremaschi, portavoce di Potere al Popolo, e Fabiola D’Alieso membro della direzione nazionale del Partito dei CARC. A Cremaschi, convinto che le responsabilità della guerra siano sia del popolo ucraino, che di quello russo, Sallusti risponde: “Ma queste sono cazzate, lì stanno morendo. Lei capisce che lì stanno morendo e se lei non dà una soluzione intelligente, e dubito, pensare di fermare la guerra domani significa fare vincere il più forte”. La situazione si fa ancora più tesa quando anche Fabiola D’Alieso entra nella discussione, difficile da gestire anche a causa della mancanza in studio di Giletti, in collegamento da Odessa.

“Bisogna finirla con queste falsità, è propaganda di guerra: la guerra in Ucraina c’è dal 2014, da quando c’è stato un colpo di Stato ed è stato messo un governo fantoccio. Ci sono documenti che testimoniano che gli Usa stanno finanziando”, continua la D’Alieso, che, poco dopo, sempre più spazientita, urla contro Sallusti, di opinione opposta: “Taccia, Sallusti”. L’esplosione del direttore è istantanea: “No, non la faccio parlare perché lei dice cazzate. Gallina comunista”. Invani i tentativi di Cremaschi di riportare pace tra i due.