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Ucraina, Draghi sente Putin: “Italia disponibile a lavorare alla pace se ci sarà de-escalation. Descritto il sistema di pagamento gas in rubli”

Il primo colloquio telefonico tra i due leader dopo l'invasione è durato circa un'ora. Due i temi affrontati: gli sviluppi dei nuovi negoziati e la richiesta di Mosca ai Paesi europei di pagare le forniture di gas in rubli per far apprezzare la valuta nazionale. "Il presidente Draghi ha sottolineato l’importanza di stabilire quanto prima un cessate il fuoco, per proteggere la popolazione civile e sostenere lo sforzo negoziale", si legge nel comunicato di palazzo Chigi

È durato circa un’ora il primo colloquio telefonico tra Mario Draghi e Vladimir Putin dopo l’invasione dell’Ucraina. Lo scambio, preparato nei giorni scorsi, era stato annunciato in mattinata dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio e confermato poco dopo da palazzo Chigi. Due i temi affrontati: gli sviluppi dei nuovi negoziati e la richiesta di Mosca ai Paesi europei di pagare le forniture di gas in rubli per far apprezzare la valuta nazionale. “Il presidente Draghi ha sottolineato l’importanza di stabilire quanto prima un cessate il fuoco, per proteggere la popolazione civile e sostenere lo sforzo negoziale” e “ha ribadito la disponibilità del governo italiano a contribuire al processo di pace, in presenza di chiari segni di de-escalation da parte della Russia”, recita la nota diffusa da palazzo Chigi. “Il presidente Putin ha descritto il sistema dei pagamenti del gas russo in rubli. I due leader hanno concordato sull’opportunità di mantenersi in contatto”, conclude.

“Su richiesta di Mario Draghi”, si legge invece nel comunicato del Cremlino, Vladimir Putin ha fornito informazioni sull’andamento dei colloqui di pace e “sono stati forniti chiarimenti anche in relazione alla decisione di passare ai rubli nei pagamenti per le forniture di gas naturale a diversi Paesi, tra cui l’Italia”. Poche ore prima il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, aveva annunciato che “il processo necessario per cambiare in rubli la valuta di pagamento del gas russo richiederà tempo e non inizierà già questa settimana, nonostante il decreto di Putin che “indicava nel 31 marzo la deadline per il cambio nelle modalità di pagamento”.

Nelle stesse ore il ministro degli Esteri di Kiev Dmytro Kuleba ha avuto uno scambio telefonico col numero uno della Farnesina: “Ho parlato con il mio omologo e amico italiano Luigi Di Maio”, scrive su Twitter. “Sono grato all’Italia per essere fermamente al fianco dell’Ucraina in questi giorni difficili. Abbiamo discusso di ulteriori sanzioni alla Russia e altri modi in cui l’Italia può aiutare l’Ucraina a difendersi dall’aggressione russa”, comunica.