Musica

Bryan Adams: “In aeroporto a Milano mi hanno trovato positivo al Covid, sono andato in ospedale e poi isolato in hotel per due settimane”

Il rocker ha presentato l'album “So Happy It Hurts” e racconta dello sfortunato episodio accaduto lo scorso novembre in Italia per la presentazione del Calendario Pirelli. Elogi per i Maneskin: “Sono fantastici”

Bryan Adams ha pubblicato l’album “So Happy It Hurts”, il quindicesimo progetto discografico dell’artista che ha alle spalle 40 anni di carriera, trainato da “So Happy It Hurts”, “Kick Ass”, attualmente in rotazione radiofonica, il brano scritto per il Calendario Pirelli 2022 “On The Road” e “Never Gonna Rain”. L’artista sarà in concerto in Italia alla Zoppas Arena di Conegliano (TV) lunedì 5 dicembre, al Palazzo dello Sport di Roma martedì 6 dicembre e al Mandela Forum di Firenze giovedì 8 dicembre. L’artista 62ennnenell’incontro con la stampa italiana via Zoom si è subito detto entusiasta: “Sarà per la mia famiglia, per la nuova etichetta (la BMG, ndr), ma a 62 anni mi diverto più di prima, ho più controllo di ciò che mi circonda e sono felice di cavarmela ancora alla grande”.

Nonostante il singolo “So Happy It Hurts” si un inno ottimista, il cantautore mette le mani avanti: “È giusto che gli artisti debbano continuare a lavorare e fare quello a cui sono abituati: fare musica. Negli anni scorsi abbiamo vissuto guerre e situazioni orribili. Penso alla Siria, l’Iraq, la crisi dei rifugiati. Ciò che accade in Ucraina è pesante e la cosa tremenda è che non sappiamo prevedere come andrà a finire. A tutto questo aggiungiamo la pandemia. Questo disco doveva uscire un anno va ma non si trovava una stamperia di vinili e inoltre Adele ha annunciato l’uscita del suo album. Quindi abbiamo preferito aspettare un altro po’”.

A proposito di pandemia, Bryan Adams lo scorso novembre era arrivato in Italia per la presentazione del calendario Pirelli, che ha firmato come “fotografo ritrattista, di moda”, ma è rimasto bloccato a Malpensa per le normative anti-Covid: “È stata una situazione stupida e allo stesso tempo sfortunata. Ero venuto in Italia per la presentazione del mio calendario, mi hanno misurato la temperatura, era alta e mi hanno messo subito in quarantena anche perché positivo al Covid. Ho passato due settimane chiuso nel mio hotel, dopo essere stato visitato in ospedale”. Era la seconda volta. Adams infatti un mese prima aveva dovuto cancellare degli impegni live perché era stato trovato positivo al Covid.

Infine una riflessione sulla nuova linfa vitale del rock e del fenomeno Maneskin: “Vedo un pubblico più carico e amante del rock che mai, non so spiegarmi il motivo, ma riempiamo le arene. E così come i Maneskin che penso siano fantastici. La cosa migliore che fanno è che stanno rompendo gli schemi e mi auguro che continuino a fare ottima musica. Magari ci vuole anche attenzione verso la propria immagine, ma alla fine sono canzoni e musica”.