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Guerra Russia-Ucraina, l’Ue esclude 7 banche da Swift: salve Gazprombank e Sberbank. Ma il primo istituto russo lascia il mercato europeo

Dopo un lungo negoziato, è arrivato martedì sera l'accordo per la sanzione che potrebbe far più male a Mosca: restano fuori dal sistema di pagamenti Vtb Bank, la Bank Rossiya, Bank Otkritie, Novikombank, Promsvyazbank, Sovcombank e Veb.rf. La "banca del gas" per ora non viene colpita e l'Italia potrà quindi continuare a pagare il metano russo. Sberbank questa mattina ha annunciato l'uscita dal mercato del Vecchio Continente dopo la chiusura della sua filiale

La lunga maratona diplomatica, i ripensamenti della Polonia, l’intesa finale: martedì sera l’Ue ha formalizzato l’attesa esclusione di una lista di banche russe dal sistema di pagamenti Swift. E’ forse la sanzione che potrebbe far più male a Mosca e non a caso il negoziato tra i Paesi membri è stato durissimo. Alla fine è passata la proposta della Commissione: le banche cancellate dal sistema di pagamenti internazionali sono sette. C’è il colosso Vtb Bank ma non la banca del gas, Gazprombank, lasciata almeno per ora fuori dalle misure restrittive. L’Italia, e non solo, potrà quindi continuare a pagare il metano russo con gli strumenti usati in tempi di pace.

Tra gli ambasciatori europei la discussione è stata lunga e, nel pomeriggio, ad un certo punto l’unanimità sembrava addirittura essere saltata. La Polonia, infatti, chiedeva di più. Poi la resistenza di Varsavia ha capitolato ed è arrivato il via libera che renderà la misura effettiva già nelle prossime ore. Gli istituti colpiti sono, oltre a Vtb Bank, la Bank Rossiya, Bank Otkritie, Novikombank, Promsvyazbank, Sovcombank e Veb.rf. Manca anche il maggior gruppo bancario russo, Sberbank. E i motivi non sono legati solo al gas. Come spiega una fonte europea all’Ansa, l’Unione ha bisogno di lasciarsi uno spazio di manovra per poter continuare a infliggere sanzioni via via più dannose. Gazprombank e Sberbank, insomma, potrebbe essere salve solo per una manciata di giorni.

La banca russa Sberbank ha comunque annunciato mercoledì mattina la sua uscita dal mercato europeo a causa dell’impatto sulle sue filiali nel Vecchio Continente delle sanzioni imposte dall’Occidente, compresa la chiusura della sua filiale Sberbank Europe, ordinata dalle autorità europee. “Nel contesto attuale, Sberbank ha deciso di ritirarsi dal mercato europeo. Le banche sussidiarie del gruppo affrontano un flusso anomalo di fondi e una minaccia alla sicurezza dei dipendenti e delle filiali”, ha detto la banca russa in una dichiarazione riportata dall’agenzia di stampa russa Tass.

Ieri l’autorità austriaca per il mercato finanziario (Fma) ha vietato a Sberbank Europe con effetto immediato di continuare le sue operazioni commerciali, bloccando l’accesso dei clienti ai conti. Allo stesso tempo, la Commissione europea ha approvato sempre martedì i piani di risoluzione per Sberbank Europe in Croazia e Slovenia sulla base degli approcci adottati dal Single Resolution Board (Srb), che comportano il trasferimento delle attività rispettivamente alla Hrvatska Potanska Banka e Nova Ljubljanska Bank. Di conseguenza, queste due banche oggi hanno aperto regolarmente e i loro clienti continueranno ad essere serviti senza interruzione, garantendo la stabilità finanziaria in Croazia e Slovenia e la protezione dei depositanti.