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Caso Epstein, l’ex agente di top model Jean-Luc Brunel trovato impiccato in carcere: era accusato di aver stuprato minorenni

La Procura di Parigi ha confermato la morte, annunciando che è stata avviata un’indagine sulle cause della morte

È stato trovato morto impiccato nella sua cella l’ex agente di top model Jean-Luc Brunel, ritenuto vicino al defunto miliardario americano Jeffrey Epstein e sospettato di avergli procurato giovanissime vittime. A dare la notizia è l’Afp, secondo cui il decesso è avvenuto nella notte tra venerdì 18 e sabato 19 febbraio nel carcere parigino de La Santé, dove stava scontando la pena che sti era stata comminata per diversi stupri di minorenni. La Procura di Parigi ha confermato la morte, annunciando che è stata avviata un’indagine sulle cause della morte.

Brunel era il proprietario di una delle più famose, e già discusse, agenzie di modelle internazionali, la MC2, finanziata dal 2003 proprio da Epstein. Per questo gli inquirenti lo ritenevano il perno francese dell’inchiesta sul giro di abusi su minori e incitamento e sfruttamento della prostituzione che ruota intorno al finanziere miliardario Jeffrey Epstein, suicidatosi in cella nel 2019 a New York. Secondo fonti giornalistiche, Jean-Luc Brunel, 73 anni, sarebbe stato uno dei “principali fornitori” di adolescenti del finanziere. In base a testimonianze raccolte, fra cui quella fondamentale di Virginia Roberts Giuffre, Brunel avrebbe avuto “un posto preponderante” nello “schema” pedofilo di Epstein: per un compleanno, gli avrebbe mandato in dono dalla Francia due ragazzine di 12 anni; e decine gliene avrebbe complessivamente fornite; facendogli poi ripetutamente visita in carcere.