Televisione

Paolo Bonolis sminuisce il successo di Amadeus: “Sanremo ora è più facile di quando l’ho fatto io”

Nel corso di una ospitata a "Facciamo finta che", programma radiofonico di R101 condotto da Maurizio Costanzo e Carlotta Quadri, il conduttore ha detto la sua sul Festival. Una versione dei fatti in realtà parziale, considerata da molti poco elegante, che mette in paragone una tv del passato con budget totalmente differenti, con l'aggravante per le ultime due edizioni della presenza della pandemia

Dopo Sonia Bruganelli, tocca a Paolo Bonolis. Il clamoroso successo di Amadeus a “Sanremo 2022” viene sminuito dal collega nel corso di una ospitata a “Facciamo finta che“, programma radiofonico di R101 condotto da Maurizio Costanzo e Carlotta Quadri: “Che memoria ho dei miei Sanremo? Piacevolissimi. Erano Sanremo nei quali bisognava darci dentro per organizzarli, per creare qualcosa di veramente nuovo, spettacolare, perché avevamo contro tutto. Nel 2005 e nel 2009 avevamo contro la guerra civile perché tutti i programmi migliori di Mediaset erano accesi. Poi la cosa è cambiata, sono contento per loro perché la strada è più semplice, però bisogna impegnarsi meno ora a farlo. Ora non c’è proprio programmazione contro e quindi diventa un po’ più facile, per quanto poi la cosa devi farla bene, hanno saputo farla bene tutti, ci mancherebbe altro, però non c’è più quella tigna che ci vuole per trovare qualcosa che possa sconfiggere anche le velleità dell’avversario”.

Una versione dei fatti in realtà parziale, considerata da molti poco elegante, che mette in paragone una tv del passato con budget totalmente differenti, con l’aggravante per le ultime due edizioni della presenza della pandemia. Parole simili, le aveva pronunciate ancora prima del Festival, nel corso di un’intervista rilasciata al settimanale “Oggi”: “Quest’anno non me l’hanno proposto, l’ho già fatto due volte e altre mi ci hanno accostato. Ma dal 2010 il Festival, per un gentlemen’s agreement con Mediaset, non ha una controprogrammazione, e allora giustamente la Rai non sente la necessità di investire cifre importanti per invitare ospiti sensazionali, tanti gli ascolti sono altissimi lo stesso. Così, il Festival resta un racconto molto italiano. Ma Sanremo meriterebbe di essere “eventizzato” con qualcosa che lo spettatore italiano non ha modo di vedere nell’arco di tutta la stagione televisiva. Checco Zalone è una scelta formidabile, è un personaggio meraviglioso. Come pure Fiorello. Ma sono sempre il “nostro” prodotto. Portare Mike Tyson, Hugh Grant, Will Smith è costato parecchio, ma ha conferito a Sanremo la reale patina di evento.”

Dopo la prima serata la moglie Sonia Bruganelli, opinionista del Grande Fratello Vip, si era espressa sul tema auditel su Instagram. La moglie di Bonolis aveva sottolineato due passaggi di un articolo di Fanpage, con il verde aveva evidenziato la frase: “La migliore partenza della gestione Amadeus“, e aveva commentato: “Vero. Bella serata di Sanremo ma…“. Nella story successiva aveva postato un altro passaggio dell’articolo, quello in cui si parlava di esordi passati andati particolarmente bene, tra cui proprio quello del marito. “Nel 2005 il Sanremo di Bonolis alla prima fa il 54.7%. Ma erano davvero altri tempi”, si leggeva nell’articolo. Quindi la Bruganelli aveva tuonato: “Altri tempi? Forse perché sulle altre reti andava ancora in onda di tutto?”. Nei giorni successivi la terza edizione di Amadeus ha superato in share le due condotte da Bonolis. Nelle scorse ore Mediaset ha deciso di sospendere per bassi ascolti la messa in onda domenicale in prime time di “Avanti un altro-Pure di sera”, al suo posto in replica i film di Checco Zalone.