Cronaca

Papa Francesco da Fabio Fazio, ecco come sarà e come è nata l’intervista a Che tempo che fa: concordata direttamente dal pontefice

L’intervista è stata organizzata direttamente tra i due interlocutori, come è nello stile di Francesco, che all'inizio della pandemia aveva espresso pubblicamente il suo apprezzamento per il celebre conduttore. Bergoglio sarà in collegamento da Casa Santa Marta. E i cattolici tradizionalisti già si agitano: "Denota una accentuata secolarizzazione (o sconsacrazione) del papato", si legge in un editoriale de La nuova bussola quotidiana

Papa Francesco a Che tempo che fa. Fabio Fazio desiderava da molto poter ospitare Bergoglio nel suo programma e alla fine il Pontefice ha accettato. Domenica 6 febbraio 2022 alle 20 su Raitre il Papa risponderà alle domande di Fazio in collegamento dalla sua residenza, Casa Santa Marta. L’intervista è stata concordata direttamente tra i due interlocutori, come è nello stile di Francesco che già in precedenza aveva espresso pubblicamente il suo apprezzamento per il celebre conduttore. “La consolazione – aveva affermato il Papa all’inizio della pandemia – adesso deve essere impegno di tutti. In questo senso mi ha molto colpito l’articolo scritto da Fabio Fazio sulle cose che sta imparando da questi giorni. Ha ragione ad esempio quando dice: ‘È diventato evidente che chi non paga le tasse non commette solo un reato ma un delitto: se mancano posti letto e respiratori è anche colpa sua’. Questa cosa mi ha molto colpito”. Immediata era stata la reazione di Fazio: “Sono travolto dall’emozione. Dovrò cercare di meritarmi questo onore e questa responsabilità”. In realtà il legame tra i due è precedente. Francesco incontrò il conduttore quando, il 24 settembre 2019, si recò a Frosinone per visitare la Cittadella cielo di Nuovi orizzonti, la comunità fondata da Chiara Amirante e di cui don Davide Banzato è assistente spirituale generale. Fazio, infatti, fa parte da tempo di questo movimento.

Alle televisioni italiane il Papa ha rilasciato soltanto due interviste: la prima a Tv2000, l’emittente della Cei, per la conclusione del Giubileo straordinario della misericordia, e la seconda al Tg5 nel gennaio 2021. Molto più numerosi sono, invece, i programmi televisivi realizzati dal Papa per le tv italiane: la trilogia Padre nostro, Ave Maria e Io credo con don Marco Pozza per Tv2000, Vizi e virtù sempre con lo stesso sacerdote su Nove e, infine, Francesco e gli invisibili curato da Fabio Marchese Ragona, vaticanista Mediaset, per il Tg5. Bergoglio, però, ha confessato più volte di non essere più un telespettatore da oltre 30 anni: “La televisione non la vedo dal 1990. È una promessa che ho fatto alla Vergine del Carmelo la notte del 15 luglio 1990. Mi sono detto: ‘Non è per me’”.

Eppure la sua presenza sul piccolo schermo, in Italia come nel resto del mondo, è abbastanza frequente. All’Angelus domenicale più volte Francesco ha citato A sua immagine, il programma tv della Cei in onda la domenica mattina su Raiuno con all’interno la messa, oltre alla preghiera mariana recitata dal Papa. Trasmissione alla quale Bergoglio intervenne in diretta con una telefonata il Venerdì Santo di due anni fa. Alla fine del 2016 il Papa telefonò in diretta anche a Uno mattina, all’epoca condotto da Francesca Fialdini e Franco Di Mare, facendo gli auguri per i 30 anni del programma. La dimostrazione eloquente che, seppure non è un telespettatore, Francesco è informato sulla tv italiana. Sicuramente i suoi interventi sul piccolo schermo sono molto più numerosi di quelli dei suoi due immediati predecessori: Benedetto XVI registrò le risposte alle domande di A sua immagine, mentre san Giovanni Paolo II telefonò in diretta a Porta a porta ringraziando Bruno Vespa per la puntata che gli aveva dedicato in occasione del 20esimo del suo pontificato.

L’intervento di Bergoglio a Che tempo che fa, però, ha immediatamente suscitato le reazioni dei cosiddetti cattolici tradizionalisti. In un editoriale su La nuova bussola quotidiana, sito di riferimento di questa galassia di credenti, Stefano Fontana scrive che la presenza del Papa al programma di Fazio “è una questione più seria di quanto possa sembrare e di quanto l’abbiano considerata anche i facili sarcasmi critici. Essa denota infatti una accentuata secolarizzazione (o sconsacrazione) del papato. Durante la rivoluzione comunista in Cina, Mao faceva sfilare nudi i mandarini per mostrarne la ridicola debolezza una volta dismesse le solenni vesti cerimoniali e una volta fatti scendere dagli scranni del potere ieratico”. È indubbio, però, che l’attenzione mediatica è altissima per quello che Francesco dirà da Fazio, sicuramente sorprendendo ancora una volta, come del resto ha sempre fatto in questi nove anni di pontificato.

Twitter: @FrancescoGrana