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Covid, l’Austria revoca il lockdown per i non vaccinati: “La situazione negli ospedali ce lo consente”. In Danimarca via tutte le restrizioni

Alla vigilia dell'1 febbraio, quando scatta l'obbligo vaccinale per gli over 18, Vienna ha deciso di revocare i limiti alla vita sociale per chi non ha deciso di non aderire alla campagna, poiché - ha spiegato il cancelliere Karl Nehammer - "la priorità assoluta è di limitare il più possibile" le misure. Il ministro danese della Salute: "Covid-19 non sia più considerata come una malattia socialmente critica"

Via il lockdown per i non vaccinati in Austria, addio a tutte le restrizioni in Danimarca. Dopo la Francia, altri due Paesi europei allentano le misure contro il Covid. Vienna ha deciso di revocare i limiti alla vita sociale per chi non ha deciso di non aderire alla campagna vaccinale, poiché – ha spiegato il cancelliere Karl Nehammer – “la priorità assoluta è di limitare il più possibile” le misure e il lockdown per i non vaccinati è “uno dei provvedimenti più restrittivi”.

La decisione è scaturita alla vigilia del giorno – l’1 febbraio – in cui scatta l’obbligo vaccinale per gli over 18 perché “la situazione negli ospedali ce lo consente”. Nehammer ha annunciato la decisione nel giorno in cui l’Austria ha registrato più di 30mila casi quotidiani per la prima volta dall’inizio della pandemia. Nelle prossime due settimane, ha aggiunto il cancelliere, si attendono 35-40mila casi. Tra 14 giorni dovrebbe essere raggiunto l’apice dell’ondata Omicron.

Verso una revoca di restrizioni va anche la Danimarca, ha anticipato il ministro della Salute Magnus Heunicke in una lettera indirizzata dal Parlamento, nella quale cita indicazioni in merito da parte di esperti della Sanità. Per diventare effettiva, la proposta di Heunicke necessita dell’approvazione da parte dei deputati: “Voglio seguire la raccomandazione della Commissione Epidemia, ma in modo tale che il Covid-19 non sia più considerata come una malattia socialmente critica dal primo febbraio 2022″, ha scritto il ministro.

La Svezia invece ha deciso di prolungare le misure per altre due settimane: lo ha annunciato oggi la ministra della Salute Lena Hallengren precisando che la variante Omicron si sta diffondendo a velocità record e “se tutto andrà come previsto, e se la situazione lo consentirà, le restrizioni verranno successivamente revocate”. Le misure prevedono che bar e ristoranti chiudano alle 23, con un limite di 500 persone all’interno di locali al coperto più grandi. La Svezia ha visto circa 270.000 casi positivi al Covid-19 confermati negli ultimi sette giorni, ma l’agenzia sanitaria locale ritiene che il numero reale potrebbe essere molto più alto: oltre mezzo milione.

Intanto in Brasile, dove la variante Omicron si sta diffondendo con forza, nelle ultime 24 ore ha registrato 199.126 nuovi contagi, la terza cifra più alta dall’inizio della pandemia. In crescita anche il numero dei decessi: 489 ieri, facendo elevare il totale a 623.901, con una media di 332 casi al giorno nell’ultima settimana, un aumento del 170% rispetto a quella precedente. Nel frattempo, 148,5 milioni di brasiliani hanno ricevuto le due dosi dei vaccini, rappresentando il 69,1% della popolazione, e 163,3 milioni almeno una dose, il che equivale al 76% della popolazione di circa 215 milioni di abitanti.