Lavoro & Precari

Gkn, via libera dei lavoratori all’accordo quadro per la riconversione affidata alla società Qf. Poi la vendita

l’ipotesi di accordo quadro stilata al tavolo del Mise lo scorso 19 gennaio: al referendum in fabbrica, che si è tenuto nella giornata di ieri, ha votato il 74% dei 354 aventi diritto. A votare per il "sì" sono stati 262 lavoratori. "Un altro Stato, un altro governo avrebbero salvato la fabbrica con le sue macchine e le sue produzioni" afferma Dario Salvetti, delegato della Rsu

I lavoratori della ex Gkn di Campi Bisenzio (Firenze) hanno approvato a larghissima maggioranza l’ipotesi di accordo quadro stilata al tavolo del Mise lo scorso 19 gennaio: al referendum in fabbrica, che si è tenuto nella giornata di ieri, ha votato il 74% dei 354 aventi diritto. A votare per il “sì” sono stati 262 lavoratori, con due “no” e una scheda nulla. L’accordo quadro definisce il percorso verso la reindustrializzazione in continuità occupazionale per la fabbrica ex Gkn, ora Qf Spa. Lo stabilimento è infatti temporaneamente affidato all’imprenditore Francesco Borgomeo che deve gestirne la riconversione e poi la messa sul mercato.

“Per la Fiom si tratta di un ottimo risultato”, dichiarano in una nota congiunta Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive, e Daniele Calosi, segretario generale Fiom-Cgil Firenze. “Adesso, insieme alla Rsu – affermano De Palma e Calosi -, ci impegneremo perché proprietà e istituzioni rendano concreti gli obiettivi come da cronoprogramma per consentire la ripresa dell’attività e garantire la continuità occupazionale di tutti i lavoratori, compresi quelli degli appalti”.

“Abbiamo strappato un accordo innovativo in un contesto sociale ostile”, ha affermato Dario Salvetti, delegato della Rsu della ex Gkn. “Abbiamo seguito un’impostazione – ha aggiunto – collettiva e comunitaria. Per quanto riguarda la parte influenzata da noi, questo accordo trasuda responsabilità collettiva, sa di comunità. Il saldo occupazionale, la continuità di diritti che vengono conservati e tramandati, la commissione di proposta e di verifica: per noi questa fabbrica è un patrimonio del territorio e per questo continueremo a vigilare e a mobilitarci se necessario”. Tuttavia, osserva Salvetti, “un altro Stato, un altro governo avrebbero salvato la fabbrica con le sue macchine e le sue produzioni. Questa reindustrializzazione – che invece è lo svuotamento della fabbrica per essere riempita con altri macchinari e altre produzioni – è un processo che abbiamo subito e di cui pagheremo il prezzo con mesi di ammortizzatori e incertezze”.

Dario Nardella, sindaco della Città Metropolitana di Firenze commenta: “È un risultato straordinario” il voto a larghissima maggioranza sull’accordo per la reindustrializzazione della fabbrica ex Gkn, ora Qf Spa, “che, in continuità occupazionale, chiude un lungo e difficile percorso e ci permette di aprire una nuova fase”.