Scuola

Scuola, test gratuiti per gli studenti delle secondarie “contatti” di un compagno positivo. Niente obbligo di green pass sugli scuolabus

Circolare del commissario straordinario Figliuolo in vista della ripartenza delle attività didattiche. La famiglia dovrà chiamare il medico di base il quale, "ove ritenuto necessario, procederà a effettuare autonomamente il tampone ovvero a rilasciare idonea prescrizione medica per l’effettuazione del test gratuito". Sugli scuolabus obbligatoria solo la Ffp2

Saranno gratuiti i test Covid per gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado che siano stati in contatto con un alunno positivo. Lo prevede una circolare del commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo firmata sabato, in vista della riapertura delle scuole lunedì. La famiglia, una volta informata, dovrà chiamare il medico di base il quale, “ove ritenuto necessario, procederà a effettuare autonomamente il tampone ovvero a rilasciare idonea prescrizione medica per l’effettuazione del test gratuito” in farmacia o nelle strutture che aderiscono al protocollo d’intesa sul prezzo calmierato dei tamponi rapidi sottoscritto la scorsa estate. Sempre che si trovi posto, si intende.

Oggi, parlando in tv durante il programma Mezz’ora in più su Rai3, Figliuolo ha difeso la decisione del governo di riaprire le scuole nonostante gli appelli in senso contrario di presidi e presidenti di regione, dicendo che sono “un luogo sicuro con mascherine e distanziamento. Le lezioni in presenza sono importanti anche da un punto di vista di equità sociale: ci sono realtà sul territorio, come alcune aree del sud, in cui c’è ancora poca possibilità di accedere al wifi”.

Nel frattempo il ministero della Salute ha chiarito che, nonostante da lunedì scatti l’obbligo di green pass rafforzato per viaggiare sui mezzi pubblici, l’accesso ai soli scuolabus sarà consentito fino al 10 febbraio agli studenti over 12 anche senza la certificazione verde, con il solo obbligo di mascherina Ffp2. L’Unione Nazionale Comuni Enti montani aveva chiesto indicazioni sottolineando che la preoccupazione dei sindaci per l’applicabilità della norma visto che nei piccoli centri non sempre vi è un assistente a bordo degli scuolabus.