Cronaca

Covid, sale l’occupazione nelle intensive: è al 15%. Crescono anche i ricoveri nei reparti: la Liguria ha numeri da zona arancione

Gli ultimi dati Agenas mostrano che la nuova ondata sta assumendo dimensioni sempre più preoccupanti anche negli ospedali: in area medica a livello nazionale il tasso di occupazione di posti letto sale al 19% e, in 24 ore, cresce in 17 Regioni. Situazioni critiche anche in Calabria e Liguria (sopra il 30%). Allerta per le rianimazioni a Trento (24%), nelle Marche e ancora in Liguria (21%)

La nuova ondata del coronavirus assume dimensioni sempre più preoccupanti anche negli ospedali: la crescita dei ricoveri non viaggia alla stessa velocità dei contagi, fortunatamente, ma in particolare in alcune Regioni la situazione sta diventando sempre più critica, come dimostrano gli ultimi dati Agenas. I posti letto in terapia intensiva occupati da pazienti con Covid salgono al 15% a livello nazionale, con punte del 24% in Provincia di Trento, del 21% in Liguria e nelle Marche. Ma a diventare allarmante è anche il tasso di occupazione nei normali reparti ospedalieri, quelli in area non critica: in Valle d’Aosta è arrivato al 45% (con un balzo del +9% in un giorno), in Calabria è al 31% e in Liguria al 30%. La Regione amministrata da Giovanni Toti in questo momento supera entrambe le soglie previste per il passaggio in zona arancione.

Terapie intensive – Sono 15 le Regioni e Province autonome sopra la soglia critica del 10%: Abruzzo e Umbria (12%), Sicilia (13%), Lombardia (14%), Calabria, Toscana ed Emilia Romagna (15%), Friuli Venezia Giulia e Lazio (17%), Provincia di Bolzano e Piemonte (18%), Veneto (19%), Marche e Liguria (21%), provincia di Trento (24%).

Area medica – Nei reparti ospedalieri a livello nazionale il tasso di occupazione di posti letto sale al 19% e, in 24 ore, cresce in 17 Regioni. Le situazioni più critiche, e ampiamente sopra la soglia del 15%, sono: Valle d’Aosta (45%, con un balzo del +9%), Calabria (31%) e Liguria (30%). A crescere, sono anche: Abruzzo (al +15%), Campania (18%), Emilia Romagna (17%), Friuli (24%), Lazio (17%), Lombardia (21%), Pa di Bolzano (17%), Piemonte (23%), Puglia (11%), Sardegna (11%), Sicilia (24%), Toscana (15%), Umbria (24%), Veneto (20%).