Cronaca

Pescara, mamma e figlia di tre anni bussano in Questura a Natale: “Non mangiamo da due giorni”. Gli agenti danno loro cibo e coperte

La donna, una 31enne di origine nigeriana, era in possesso di un regolare permesso di soggiorno. Nella notte tra Natale e Santo Stefano lei e la sua bambina di tre anni hanno dormito in una struttura della Caritas, poi hanno trovato rifugio presso un ente benefico, dove gli agenti sono tornati a trovarle

Il giorno di Natale una 31enne di origini nigeriane e la figlia di tre anni hanno bussato alla Questura di Pescara chiedendo aiuto e ospitalità, raccontando di non mangiare da due giorni e non avere un posto dove andare. Arrivavano dalla Germania e la donna era in possesso di un regolare permesso di soggiorno. Sono state aiutate dagli agenti, che hanno dato loro cibo e coperte, accompagnandole poi alla vicina struttura della Caritas dove hanno trascorso la notte.

Sono in corso indagini per ricostruire la storia della donna e cosa abbia fatto dall’arrivo a Pescara fino al momento in cui ha bussato alla Questura. “La ragazza era giunta in treno dalla Germania e non aveva alcun punto di riferimento in città; gli agenti in servizio nel giorno di Natale l’hanno fatta entrare in Questura e, dopo aver dato da mangiare sia a lei che alla bambina visibilmente affaticate ed affamate, si sono comunque sincerati della regolarità della loro posizione sul territorio nazionale”, fa sapere la polizia in una nota.

Le forze dell’ordine si sono interessate alla 31enne e alla sua bambina anche domenica 26 dicembre, accertandosi del loro stato di salute presso la struttura di un ente benefico che adesso le accoglie. Lo conferma la nota della polizia: “Gli agenti si sono preoccupati di trovar loro un posto dove poter mangiare ed essere ospitate e, dopo aver trovato tramite la Caritas una sistemazione, le hanno accompagnate nella struttura permettendo loro di concludere la giornata di Natale in maniera dignitosa e protetta. L’indomani l’equipaggio della Volante che aveva prestato i soccorsi alla donna e alla sua bimba si è accertato delle loro buone condizioni”.