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Borse in rosso sui timori di frenata della crescita economica. Milano – 1,5%. Forte calo per il petrolio

Sui listini pesano i timori per le ricadute economiche della diffusione della variante Omicron ma anche le nuove incertezze sull'approvazione al Congresso del piano di sostegno all'economia messo a punto dalla Casa Bianca. Bene il titolo Zegna nel giorno del debutto a Wall Street

Brutto avvio di settimana per le borse. In Asia e in Europa e tutti i mercati hanno chiuso in calo mentre Wall Street prosegue in decisa flessione. Pesano i timori per le ricadute economiche della diffusione della variante Omicron ma anche le nuove incertezze sull’approvazione al Congresso del piano di sostegno all’economia messo a punto dalla Casa Bianca. Non aiuta il peggioramento della crisi turca con la lira ancora in forte discesa e le contrattazioni sui mercati ripetutamente sospese per eccesso di ribassi. In Europa l’indice Stoxx600 che raggruppa le principali azioni del Vecchio Continente è arretrato dell’1,5%. La piazza peggiore è stata Francoforte che ha chiuso a meno 1,9%. Londra archiviato la seduta a meno 1% e Parigi a meno 0,8%.

Piazza Affari ha concluso con una flessione dell’1,6%. Male soprattutto i titoli della galassia Agnelli con Cnh Industrial (- 3,9%), Exor (- 3,9%) e Stellantis (- 3,6%). Giù anche Mediobanca (- 3,6%). In controtendenza Diasorin (+ 1%) e Prysmian (+ 0,5%). A Wall Street spicca il titolo del gruppo Zegna, oggi al debutto con una capitalizzazione di 2,4 miliardi di dollari in rialzo di oltre il 4%. Le paure di una frenata della crescita economica hanno penalizzato anche il petrolio con quotazioni in discesa del 4,5% (Brent). Euro in rialzo sul dollaro dello 0,5%.