Cronaca

Firenze, “Jeff Koons sposami”: imbrattata la facciata di Palazzo Strozzi che ospita la mostra dell’artista. “Atto di vandalismo molto grave”

Vandalizzato con una bomboletta spray uno dei palazzi più antichi e simbolo della cultura del capoluogo toscano. Già in mattinata sono stati contattati degli esperti per ripulire il bugnato delle facciate sotto la supervisione dei tecnici del Comune, mentre sono stati acquisiti i video delle telecamere di sorveglianza per risalire ai responsabili

Jeff Koons marry me“, ovvero “Jeff Koons sposami”, è la grande scritta in vernice bianca che appare su due facciate di Palazzo Strozzi che è stata ritrovata questa mattina a Firenze. Il museo, sito nella dimora rinascimentale, ospita dal 2 ottobre scorso fino al 30 gennaio la mostra dell’artista vivente più pagato per una sua opera intitolata Shine e che ha già superato le 100mila presenze. Ma stamattina a fare notizia è l’atto d’inciviltà di quello che potrebbe essere un fan dell’artista che ha deciso di vandalizzare uno degli edifici storici più importanti e famosi del capoluogo toscano.

Sono già stati contattati degli esperti per ripulire il bugnato delle facciate sotto la supervisione dei tecnici del Comune, mentre sono stati acquisiti i video delle telecamere di sorveglianza. Secondo le testate del capoluogo toscano, i vandali hanno agito intorno alle 4 di notte, fortunatamente utilizzando una vernice spray ad acqua, che non lascia segni indelebili. “Un atto di vandalismo molto grave. Stiamo già ripulendo le facciate e confidiamo che la polizia municipale possa individuare quanto prima i responsabili di questo gesto indegno”, ha dichiarato la vicesindaca Alessia Bettini. Aggiungendo che le indagini sono in corso perché un tale gesto non rimanga impunito.

“Non possiamo rimanere indifferenti di fronte a un fatto così grave”, ha affermato in una nota Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi. “Un atto come questo va contro il decoro della città, il rispetto della sua bellezza e della sua storia e, più in generale, del bene comune che tutti dobbiamo difendere. Si tratta di un gesto inqualificabile nei confronti di un simbolo di cultura, inclusione ed educazione per Firenze e l’Italia che, come tale, va difeso e preservato. Simili scempi non devono mai più ripetersi in futuro.”