Cronaca

Covid, i dati: 12.712 nuovi casi (+34% da lunedì scorso) e 98 morti, tasso di positività al 4,1%. Crescono i ricoveri (+254) e le intensive (+27)

Il totale dei casi registrati da febbraio 2020 è di 5.238.221, di cui 4.812.535 dimessi o guariti e 134.929 deceduti. Sale ancora di 5.880 unità il numero degli attuali positivi: sono 290.757, in crescita ininterrotta dal 20 ottobre scorso. Oltre uno su tre si trova in Veneto (che ne conta 50.585) e in Lombardia (dove sono 50.167)

Sono 12.712 i nuovi positivi al SARS-CoV-2 individuati nelle ultime 24 ore in Italia, il 34% in più da lunedì scorso, quando erano stati 9.503. Il dato, come ogni lunedì, risulta invece in discesa rispetto ai 19.215 contagi registrati domenica. Le nuove vittime sono invece 98 (ieri erano state 66, lunedì scorso 92). I tamponi processati sono stati 313.536 (di cui 218.467 test rapidi) per un tasso di positività che sale al 4,1% dal 3,8% di ieri. I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 856, 27 in più rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite, con 60 ingressi giornalieri (una settimana fa erano stati 45). Gli ospiti dei reparti ordinari sono 6.951, 254 in più rispetto a ieri.

Il totale dei casi registrati da febbraio 2020 è di 5.238.221, di cui 4.812.535 dimessi o guariti e 134.929 deceduti. Sale ancora di 5.880 unità il numero degli attuali positivi: sono 290.757, in crescita ininterrotta dal 20 ottobre scorso. Oltre uno su tre si trova in Veneto (che ne conta 50.585) e in Lombardia (dove sono 50.167): seguono Emilia-Romagna (33.597), Lazio (30.080) e Campania (21.681). L’incremento giornaliero maggiore lo registra il Veneto con +2.096, seguito dall’Emilia-Romagna (+1.828) e dal Lazio (+1.470).
La Lombardia è anche la regione con più ricoverati: sono 1.135, di cui 143 in terapia intensiva, con dieci nuovi ingressi. Seguono l’Emilia-Romagna (1.004 ricoverati, 88 in area critica con sette nuovi ingressi) e il Veneto (824, di cui 128 in rianimazione con dieci nuovi ingressi). Sotto la soglia dei cento posti letto occupati ci sono ancora il Trentino e l’Alto Adige, la Sardegna, l’Umbria, la Valle d’Aosta e il Molise: qui i ricoverati sono appena otto, di cui tre in terapia intensiva.