Cronaca

Roma, polemiche natalizie in centro storico: i negozianti contro la Ztl estesa nei weekend, i residenti non vogliono la proroga per i dehors

La giunta di Roberto Gualtieri ha ampliato l'orario della zona a traffico limitato dalle 6:30 alle 18 anche il sabato e la domenica, dall'8 dicembre al 9 gennaio. Per Confcommercio è una scelta"miope", mentre i residenti sono soddisfatti. Posizioni contrarie sull'ipotesi di proroga delle deroghe per l'occupazione di suolo pubblico, chiesta dal Pd in una mozione che sarà votata in Assemblea capitolina: "Le strade sono assediate dai tavolini", denunciano i comitati

Il Natale è alle porte e anche Roma, dopo due anni, si prepara all’ondata di shopping delle festività senza restrizioni. Il sindaco Roberto Gualtieri ha varato un’ordinanza che impone l’uso della mascherina anche all’aperto nelle aree di maggiore assembramento, in modo da favorire il ritorno in sicurezza alla normalità. Normalità che si porta dietro – come ai tempi in cui la Capitale e il mondo non conoscevano il Covid – polemiche sulla gestione della zona a traffico limitato (Ztl). Non solo, però: quest’anno, con la possibile proroga delle deroghe concesse a tavolini e dehors, i malumori promettono di mettere tutti contro tutti.

La Ztl – Lunedì 6 dicembre la giunta ha deliberato il piano straordinario per gli spostamenti nel centro storico. Accanto a un rafforzamento delle linee bus e al potenziamento delle metropolitane, sono previsti nuovi orari per la Zona a traffico limitato, che sarà attiva anche il sabato e la domenica dalle 6:30 alle 18. Finora, al sabato, i varchi erano a “mezza giornata” (fascia oraria 14-18) mentre la domenica l’accesso restava libero. I nuovi orari saranno in vigore dall’8 dicembre al 9 gennaio. Una scelta che l’assessore ai Trasporti, Eugenio Patané, giustifica con il ritorno ai livelli di traffico pre-pandemia, ma che per i commercianti esprime “una visione miope da parte dell’amministrazione sulla realtà del centro storico di Roma”, per usare le parole del presidente della Confcommercio Roma Centro, Fabrizio Russo. Non tutti gli esercenti sono d’accordo, però: Federico Mondello, presidente della Cna Commercio di Roma, plaude all’iniziativa ed esprime “soddisfazione” per “il recepimento” della proposta “di non estendere la Ztl oltre le 18, anche se sarebbe stato auspicabile applicare la stessa misura anche alla Ztl del Tridente”, tra piazza del Popolo e piazza di Spagna, in cui i varchi invece sono chiusi fino alle 19, come sempre. Anche i residenti approvano la stretta: “Stupisce, e a tratti commuove, come per il commercio romano il tempo si sia fermato. A ogni Natale e a ogni attivazione di Ztl stessi pensieri e stesse parole”, polemizza Viviana Di Capua, dell’Associazione abitanti del centro storico.

I dehors – Se apprezzano gli ampliamenti orari della Ztl, i residenti sono assolutamente contrari a una proroga delle deroghe sull’occupazione di suolo pubblico concesse ai tavolini e ai dehors di bar e ristoranti per indennizzarli dei mesi di chiusura. “Si può sfidare chiunque a verificare come nel centro storico, nella maggior parte delle ore diurne e notturne”, ci siano “strade occupate e assediate da auto e tavolini senza limitazioni”, lamenta sempre di Capua. Una ventina di associazioni di cittadini dell’area che abbraccia il centro, a cavallo tra i Municipi I, II, III e XV, hanno scritto nelle scorse settimane al sindaco per esprimere “profonda contrarietà all’ipotizzata proroga delle deroghe”. “Ci sono tavolini ovunque, molti abusivi” e “come denunciamo da tempo un’assoluta mancanza di controlli”, sostiene Simonetta Marcellini del Comitato emergenza Trastevere. Insomma, ai residenti la mossa che sta per fare il centrosinistra a Roma non piacerà. Ma sarà assai gradita ai commercianti.

Le proroghe – La proroga delle maggiori occupazioni di suolo pubblico (Osp) concesse a tavolini e dehors per contrastare la crisi economica generata dalla pandemia è l’oggetto di una mozione che sbarcherà in Assemblea capitolina la prossima settimana. Proposto dal presidente dem della Commissione commercio, Andrea Alemanni, l’atto impegna il sindaco a chiedere al governo di mantenere le cosiddette Osp Covid fino al termine dello stato di emergenza. La proroga, infatti, dev’essere prevista nella legge di bilancio poiché – tra le altre cose – deve prevedere compensazioni per gli enti locali interessati. Il documento, licenziato dalle commissioni competenti (Commercio e Turismo) con l’astensione delle opposizioni è stato accolto favorevolmente dalle associazioni di categoria. “In campagna elettorale tutti i candidati sindaco erano d’accordo con la proroga, ci aspettiamo quindi la stessa visione oggi da tutte le parti politiche”, ha spiegato il presidente della Fiepet Confesercenti di Roma, Claudio Pica. “Le imprese della ristorazione hanno tra i 50 e i 300mila euro di debiti tra i prossimi 5 o 15 anni. La proroga equivale a salvare posti di lavoro”, ha aggiunto.

Tutti d’accordo, sembrerebbe: ma la mozione non è condivisa all’unanimità all’interno del Pd. L’assessore al Commercio del Municipio I, Jacopo Scatà, ha chiesto di mettere un freno alla proliferazione dei dehors nel centro storico, dove a oggi “ci sono 2.910 pedane autorizzate” e “strade che sono interamente una pedana. Abbiamo il 65% delle attività di somministrazione e quindi il 65% delle pedane di tutta Roma” che hanno comportato “la perdita di seimila posti auto”. Secondo l’amministrazione municipale, quindi, la mozione dovrebbe includere “il blocco delle nuove pedane nel Municipio I”. Anche la presidente del Municipio Lorenza Bonaccorsi (Pd) ha auspicato sulle Osp “un dibattito che sia il più possibile collegiale e condiviso” e ha ricordato in una nota che il personale municipale che lavora le migliaia di pratiche è composto da soli quattro funzionari.