Diritti

Emilio Scalzo, l’attivista No Tav e per i diritti dei migranti è stato estradato in Francia

Arrestato lo scorso 15 settembre su richiesta dell’autorità giudiziaria francese, era stato in seguito messo ai domiciliari. È accusato di aver colpito un gendarme durante una manifestazione No Border avvenuta oltralpe

Emilio Scalzo è stato estradato in Francia. Lo storico leader del movimento No Tav è stato consegnato alla polizia francese al confine con l’Italia, dove è stato accompagnato dalla polizia penitenziaria del carcere di Torino. L’attivista, accusato di aver colpito un gendarme durante una manifestazione No Border oltralpe, era tornato in carcere dagli arresti domiciliari in attesa dell’estradizione dopo che la Cassazione aveva respinto il ricorso presentato dai suoi avvocati. Scalzo era stato arrestato lo scorso 15 settembre su richiesta dell’autorità giudiziaria francese e in seguito era stato mandato ai domiciliari.

Il 1 dicembre gli agenti della Digos sono andati a prenderlo nella sua abitazione di Bussoleno, in val di Susa: in quell’occasione si è svolto un comizio di solidarietà: “Per denunciare la vergognosa operazione e per stare a fianco a lui e alla sua famiglia”, avevano fatto sapere dal Movimento No Tav. Fra i partecipanti anche Zerocalcare: “Per lui c’è un mandato d’arresto per una cosa di cui tutti si riempiono la bocca, cioè la solidarietà con i migranti al confine”, ha detto il fumettista. “Emilio questa cosa la ha praticata, da sempre”.